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Le favole di Leonardo da Vinci, la mostra di Beppe Madaudo al loggiato San Bartolomeo

Si apre a Palermo la mostra “Le Favole di Leonardo da Vinci” di Beppe Madaudo dal 20 settembre al 31 ottobre. Appuntamento al Loggiato di San Bartolomeo Palermo. Inaugurazione: 20 settembre alle ore 18. 

“Favole”, come metafore di una condizione umana che sfida gli elementi, imponendo leggi che ne muteranno per sempre l’originaria armonia. All’uomo che, messosi al centro di un ideale universo, tiranneggia la natura, Leonardo dedica queste favole, brevi come il fulmine ma a cui è il tuono a dare voce.

Oggi, che la rivolta della natura è in atto, ci giungono come premonizione e monito, siamo l’asino che si addormenta sul ghiaccio e la rete strappata dai pesci, siamo la scimmia che uccide di baci l’uccellino e ancora noi, l’aquila che schernisce il gufo ricavandone la morte, il merlo imperioso e borioso che fa razzia del ligustro inerme ma finisce in una gabbia fatta dei suoi rami intrecciati, chi altri non è se non noi stessi?

La farfalla brucerà le sue ali scherzando col fuoco e allora, chiamatele come volete: favole, metafore, bizzarri e ironici indovinelli ma sono, soprattutto, avvertimenti che, a cinquecento anni dalla morte del suo autore, si rivelano amaramente profetiche. La mostra allestita al primo livello del Loggiato di San Bartolomeo, si inserisce nell’ambito delle celebrazioni del cinquecentesimo anniversario della morte di Leonardo da Vinci ed anticipa l’uscita del libro “L’inchiostro e la carta - riflessioni grafiche sulle favole di Leonardo” di Beppe Madaudo edito da Armando Editore- Roma. 

Cinquantanove tavole tra illustrazioni e testi con introduzione di Santo Versace, al quale l’autore è legato da antica amicizia. “Ho immaginato, scritto e illustrato tanti libri nella mia vita, ma è in questo che ho voluto condensarne come in un collage, le varie esperienze formali e stilistiche riunendole per una volta tutte, non solo idealmente, insieme. Ho dato inchiostro e colore alla “voce” di Leonardo con immagini veloci come il fulmine e che, spero, possano arrivare col rumore del tuono” (Beppe Madaudo). Accanto alle illustrazioni, saranno in mostra, altri 13 dipinti, una rivisitazione personalissima dei capolavori leonardeschi, realizzati appositamente per l’esposizione di Palermo.

“Beppe Madaudo mette a servizio di una “visione di umanità” la sua sensibilità artistica, confermando la capacità di un grande artista di esprimere valori con profonde radici Mediterranee, diffondendo nel mondo messaggi di rispetto della persona umana e della dimensione comunitaria. Madaudo offre, ancora una volta, un contributo alla edificazione di un mondo che si fa “casa comune” (Leoluca Orlando - Presidente Fondazione Sant’Elia). L’esposizione è inserita nella programmazione di “Le vie dei tesori” edizione 2019. 


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