Eventi

Emilio Guaschino tra pittura, disegno a china e incisione: la mostra al Palab

Mostra d’arte contemporanea di pittura, disegno a china, incisione di Emilio Guaschino (1927 - 2014): inaugurazione: domenica 5 maggio alle ore 12. Apertura al pubblico fino al 19 maggio (ingresso gratuito) al Palab. La mostra è a cura di Martina Martire. 

Tramite le sue opere il Guaschino riesce a ricondurci all’interno di un’ambientazione ormai lontana, radicata alla terra e alla società siciliana, che dagli anni sessanta arriva sino all’alba del nuovo millennio, offrendoci spunti di riflessione visivi attraverso cui l’artista ha ricamato il suo racconto. 

Questa piccola retrospettiva ha origine dalla volontà della nipote Gaia Sorrisi di poter continuare a dialogare con lui e di farlo conoscere a chi non ha potuto condividendo parte del suo messaggio.  Il Guaschino ha interpretato il suo passato e presente per contribuire al futuro della sua gente e della sua isola. Affronta tematiche sociali e raffigura la realtà del suo tempo con intenzione realistico – figurativa. Nella sua pittura si può riscontrare un certo sapore di realismo messicano, un ricordo carusiano, per poi approdare a caratteristiche tipiche dell’espressionismo, così come di Munch, quali la drammaticità dei contenuti, i tratti forti e incisi, l’accentuazione cromatica. 

Le immagini sono spesso legate ad accadimenti storici avvenuti nella sua terra natia, la Sicilia, che risentono anche degli avvenimenti politico - sociali del periodo. Il desiderio è di costruire un romanzo, una fantasia visiva serrata e drammatica, basandosi su fatti realmente accaduti, realtà solide, e aggiungendo quel tocco di pura invenzione che ci lascia liberi di interpretare e immaginare. 

Il linguaggio pittorico ha un’interpretazione forte e robusta, che colpisce grazie anche all’uso del colore, anch’esso protagonista, deciso e intenso, ma soprattutto adattato all’immagine figurativa ritratta e al messaggio simbolico che si cela dietro essa. E’ un colore che ci parla, narrandoci un racconto, i suoi sentimenti, un’ esperienza vissuta. L’arte per Guaschino è un mezzo per interpretare sentimenti e speranze, attenzionare un mondo fatto di sottomessi, emarginati, esclusi e sfruttati.  

Si legge il dramma e anche l’umiliazione, ma va oltre la denuncia per caricarsi di spirito di ribellione, energia mossa dalla rabbia che lo spinge ed esorta a reagire. Ed è così che la sua pittura diventa documento, storia, verità. L’invisibile è portato al visibile. Ciò che rende sensibile il Guaschino e che provoca in lui lo sviluppo di umane emozioni, diventa un’opportunità di confronto, un vis a vis, per lui e per gli altri. 

In queste raffigurazioni, infatti, abbiamo la possibilità di indagare, analizzare, perderci, ritrovarci, nelle linee, nei colori, nelle espressioni, in quei frammenti di azioni immortalate nella tela o nel foglio, che esprimono una volontà di riscatto e reazione. Emilio Guaschino nasce a Palermo, ivi si diploma al Liceo Artistico e prosegue gli studi iscrivendosi al corso di Scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo. Il grande maestro Gino Morici lo perfezionò sulle vie dell’arte. Ha vissuto e operato a Palermo e Tarquinia. Le sue opere si trovano presso Gallerie d’arte moderna, collezionisti ed enti pubblici e privati.
 


Si parla di
  • Mostre
  • Palab
  • Via Fondaco a Palazzo Reale
  • 05/05/2019
  • 19/05/2019