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Borderless, sguardi senza confini: la mostra tra fotografia e pittura a Palazzo Steri

Sabato 13 luglio, alle ore 17,30, alla presenza del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Palermo Fabrizio Micari e del Direttore del Sistema Museale di Ateneo Paolo Inglese, presso la Sala delle Verifiche - Complesso Monumentale dello Steri - Piazza Marina 61- a Palermo, verrà inaugurata una collettiva di fotografia, pittura e scultura dal titolo: Borderless- Sguardi senza confini, sul tema dell’integrazione dello straniero, curata da Graziella Bellone e organizzata in collaborazione con Flavia Alaimo. 

La stessa è già stata presentata con successo e risonanza di pubblico presso la Galleria Civica d’ Arte - Palazzo Moncada - a Caltanissetta e  alla GAM di Catania con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura. La mostra si articola in una sezione di 42 foto stampate su forex, dal formato di 100 x 65, sia in bianco e nero che a colori, scattate in territorio nazionale e non, dei 6 fotografi: Patrizia Bluette ,Gabriele Caruso, Zino Citelli, Giuseppe Costanzo, Massimiliano Ferro e Anna Mogavero, e una sezione di pittura-scultura che comprende 13 opere tra quelle degli artisti : Adriano Maraldi e Massimo Sansavini. 

Ognuno degli autori coinvolti contribuisce, con la propria sensibilità ed abilità evocativa, a fare di questa rassegna terreno fertile non solo per una riflessione più consapevole sull’arricchimento della convivenza interetnica e interculturale, ma anche per una reazione critica e partecipata nei confronti di quelle condizioni umane che coinvolgono sia responsabilità istituzionali che individuali. 

Scopo di questo  progetto  è cambiare la nostra percezione del “ confine “ e dei luoghi di appartenenza, scoprirci e riscoprirci umani, interessati all’altro da noi per imparare a comprendersi e convivere in un mondo sempre più globalizzato e interconnesso. Guardare la realtà con occhi diversi è quindi l’invito che Borderless- Sguardi senza confini vuole  porgere all’osservatore, coinvolgendolo empaticamente a superare la distanza tra identità contrapposte  in nome dei principi di uguaglianza e democrazia.
 


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