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L'artista Arrigo Musti torna nella sua Bagheria: opere in mostra al Museo Guttuso

L'artista Musti a Bagheria

Sarà ospitata da domani al Museo Guttuso, a villa Cattolica a Bagheria, la mostra personale dell'artista Arrigo Musti, promossa dal Comune guidato dal sindaco Filippo Maria Tripoli e organizzata dall'assessorato alla Cultura retto dal vicesindaco Daniele Vella. Dopo molti anni di mostre realizzate in gallerie d’arte contemporanee e musei in Italia e all'estero, l'artista bagherese torna dunque a casa.

La mostra, curata dallo storico dell'arte Lorenzo Canova e dalla curatrice americana Annabelle Priestley, vedrà esposti i recenti lavori di Arrigo Musti, di medie e grandi dimensioni, realizzati con una tecnica a smalti su merletto e alluminio o ferro. Il tema dell'intreccio, appunto Twist, vuole rappresentare, non solo la commistione, ma soprattutto la fusione che esalti il valore e la storia delle culture che attraversano il Mediterraneo e rappresentano un valido laboratorio del futuro di convivenza tra i popoli.

"Ogni figura - commenta la curatrice americana Annabelle Priestley - è la riproduzione accurata di sculture di statue greche che Musti ha fotografato in Sicilia, mentre i modelli colorati si ispirano ai disegni di arte e architettura arabo-romane delle sua isola natale. Questi elementi di un passato glorioso, si fondono per formare un bellissimo intreccio. Eppure, la tensione è percepibile. In questa serie, vortici luminosi di colore scuotono le millenarie statue fuori del loro torpore. Si svegliano in un mondo in cui l'umanità sembra aver perso la sua memoria. Nella sua corsa per ottenere risultati economici ed illusioni materiali, le civiltà dimenticano il proprio passato e mettono a repentaglio il loro futuro. I dipinti di Musti sono un commento diretto sullo stato attuale del nostro pianeta, minacciato da guerre e da ecologici disastri, che portano alla sofferenza umana e alla distruzione del patrimonio culturale. Come i vecchi miti sono a pezzi, i quadri di Musti richiedono la creazione di nuovi significati". Dopo la prima sede espositiva la mostra si trasferirà negli Stati Uniti. 


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