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La Macchina dei Sogni rende omaggio alla luna, marionette e poesia a Palazzo Riso

Seconda giornata della Macchina dei Sogni: sabato (20 luglio) si resta a Palazzo Riso, per  l’anniversario dell’allunaggio nel progetto di Rai Radio 3; domenica (21 luglio) “Terra chiama Luna” con astronomi, scrittori, poeti e archeologi. E ancora, guarattelle napoletane, burattini boemi e marionette spagnole. E una serenata alla Luna. 

A distanza di mezzo secolo esatto dall’allunaggio, La macchina dei sogni, il festival di teatro di figura e di narrazione creato da Mimmo Cuticchio, si affida a Rai Radio3 per una serata unica. Siamo al Museo d’arte contemporanea di Palazzo Riso, dove alle 22,30 inizierà “La notte che l’uomo”, serata curata da Maria Grazia Calandrone. Rai Radio3 ha invitato alcuni tra i maggiori poeti contemporanei ad indirizzare la loro fantasia sul rapporto tra la Terra e la Luna, oppure a raccontare la loro esperienza di quel giorno storico, di cinquant’anni fa. Con Gabriele Frasca, Giovanna Marmo, Vincenzo Ostuni Musiche dei Fratelli Mancuso che le eseguiranno dal vivo.

L’anniversario dell’allunaggio consentirà di unire scienza, immaginazione, intuizione e memoria: per mettere a confronto chi ha dedicato la propria vita a scrivere versi, con slanci diversi, ma altrettanto inarrestabili, di scienziati e astronauti. La serata è idealmente collegata all’appuntamento di domenica (alle 22,30 sempre al Museo Riso) che si srotolerà tra scienza e letteratura: “Terra chiama Luna” guidata da Marino Sinibaldi, direttore di Radio3; parteciperanno Lara Albanese, astronoma, fisica e, come ama definirsi, “raccontascienze”; lo scrittore Ermanno Cavazzoni, autore del “Poema dei lunatici” dal quale Federico Fellini ha tratto il suo film “La voce della luna”, Stefano Catucci, docente all’Università La Sapienza e Caterina Greco, archeologa e neodirettrice del Museo Salinas.

Come ogni anno, La Macchina dei Sogni ha invitato teatranti, artisti, manianti, burattinai, marionettisti, narratori, e ognuno ha portato con sé uno spettacolo ispirato alla Luna, alla sua fragilità squisitamente femminile, alle innumerevoli leggende ed influenze nei millenni. Il programma di sabato della Macchina dei Sogni si aprirà alle 18 con il gradito ritorno di Bruno Leone, il maestro delle guarattelle napoletane: stavolta il suo onnipresente Pulcinella  (Napoli) è in missione sulla Luna per incontrare i … lunatici.

Alle 19 il burattinaio boemo Tomas Jelinek tra giocattoli d’epoca, registrazioni originali e tanti ricordi, rievoca la figura di Jurij Gagarin in l’”Uomo tra le stelle”. Alle 21, la seconda Serenata alla Luna proposta dalla compagnia Cialoma, e alle 21,30 il marionettista spagnolo Tony Zafra racconta le sue delicate “Storie di lo e legno” facendo rivivere in miniatura, il personaggio sovversivo di Lilith e della Luna Nera. Alle 22,30, la notte di Rai Radio3. 

L’atrio del Museo d’Arte contemporanea accoglie anche un’opera site specific di Roberta Barraja: un ippogrifo di m8 x m5,50 lavorato in tarlatana (garza di cotone) formato dall’unione di tanti coni, impreziositida tessuti e materiali già carichi di una vita propria, lavorati e intrecciati sul corpo della leggendaria creatura, simbolo di qualcosa impossibile da ottenere. Allestito anche un laboratorio rivolto ai bambini dai 6 ai 10 anni, - anche sabato e domenica dalle 16 alle 18 - che si propone di avvicinare i piccoli all’espressione creativa attraverso le marionette e il gioco della narrazione. Il laboratorio “C’è vita sulla Luna?” è tenuto da Sara Cuticchio.


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