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Le Vie dei Tesori, dalle cucine della Palazzina Cinese al tango all'Oratorio di San Lorenzo

Re Ferdinando non amava gli odori, ma soprattutto non tollerava esser osservato mentre mangiava: ecco perché i cibi giungevano in maniera “meccanica” sulla tavola preziosa alla Casina Cinese: dove è stata scoperta la famosa “cucina reale” dimenticata dietro un allestimento. Si potrà visitare con Le Vie dei Tesori da questo finesettimana, raggiungendola dai cunicoli che dalla residenza di caccia raggiungono l’attuale Museo Pitrè. Dopo il successo del primo weekend che han messo insieme 50 mila presenze, ecco il secondo fine settimana: da domani (venerdì 11 ottobre) a domenica - sarà veramente difficile scegliere tra i luoghi aperti con coupon, i siti su prenotazione, le visite teatralizzate in costume, i tour nei quartieri che rinascono con l’arte, e il duo Sambossa riempirà di note tanguere l’oratorio di san Lorenzo. Apriranno le porte sia Prefettura a Villa Whitaker che la Banca d’Italia, e sarà una delle poche occasioni possibili per visitare le sorgenti del Gabriele. Da scoprire e da prenotare su www.leviedeitesori.it

Andiamo con ordine. Perché tra i 160 luoghi che apriranno di nuovo le porte – a Palermo e Catania il festival durerà ancora quattro weekend, nel Ragusano solo due - ce ne sono alcuni disponibili solo questo weekend, e solo su prenotazione, non bisogna lasciarseli scappare: quasi sold out l’ottocentesca Villa Whitaker, in via Cavour (da non confondere con Villa Malfitano Whitaker in via Dante) dove si camminerà sui passi di Joss Whitaker per scoprire saloni e giardini di quella che oggi è la Prefettura. E se non riuscite a visitarla, prenotate subito la visita a Villa Pajno, la residenza del Prefetto che sarà invece disponibile il prossimo fine settimana (18-20 ottobre e non 25-27 come annunciato in un primo tempo). Sarà aperta – solo questo weekend – la Banca d’Italia dove vi racconteranno la strana storia di un ordigno che si incastrò nel solaio sotto il bombardamenti del ’43 e non esplose mai. Si potranno raggiungere le sorgenti del Gabriele: qui sgorga ancora acqua limpidissima, la stessa che alimenta l’acquedotto della città. E non dimenticate che solo domani (venerdì 11) si può di nuovo visitare il cantiere di restauro del Villino Favaloro: muniti di caschetto di protezione, soltanto 8 visitatori per volta potranno osservare da vicino i bellissimi affreschi.

Ed eccoci alle visite con coupon: basta acquistarli sul sito (o negli hub in città), ci sono carnet da 10 e 4 coupon, o ticket singoli. Questa settimana vi consigliamo di fare qualche chilometro in più e raggiungere Santa Maria del Gesù, dove è custodito il corpo di san Benedetto il Moro, il santo nero co-patrono della città: il convento si trova su un colle ed è circondato da un cimitero storico, vi faranno da guida gli stessi parrocchiani. È un luogo di preghiera e di pace che risale al 1426 e leggenda vuole che il santo abbia vissuto qui da eremita, fino al 1589; e che sia stato lui a piantare il famoso cipresso che ha 500 anni. Ritornando in città fermatevi all’educandato Maria Adelaide: le allieve vi racconteranno la storia dell’istituto per “nobili zitelle” che nasconde  una chiesa del Marvuglia e una cripta delle monache con una tomba che ha tutta una storia, ma anche un refettorio Liberty e la sala-teatro liberty di Rocco Lentini. E una biblioteca “di formazione” per scoprire le regole dell’“educazione femminile”. Su questo stile, da non perdere è anche l’Istituto Castelnuovo, creato dall’illuminato principe Cottone per una classe di “giovani agricoltori d’elite”: qui tutto è rimasto come era un tempo, con le divise dei ragazzi e la biblioteca “naturale”. Apre solo questo weekend e il prossimo, il liceo intitolato ad una delle più belle coppie dell’arte: lo scultore Vincenzo Ragusa e la moglie pittrice, la delicata Otama Kiyohara. Il liceo nasconde un museo di pezzi della Regia scuola superiore d’Arti applicate all’Industria da cui attinsero sia le Officine Ducrot che la Richard Ginori per i loro operai. Infine, segnalazioni random: secondo ed ultimo weekend per visitare la Questura con la guida delle Forse dell’Ordine; ed è aperto solo questo sabato e  domenica e il prossimo, invece, quel gioiello di stucchi che è il prezioso Oratorio delle Dame. E da questo weekend ritorna anche la Cappella del clero spagnolo, la Soledad.

Esperienze da fare, da consigliare, da rifare. Perché spesso chi torna sul luogo del “delitto” e magari racconta ad altri amici come muoversi. Si instaura così un circolo virtuoso che permette di tirar fuori i luoghi dall’oblio. Ma ecco le esperienze da fare questo weekend. Domani e sabato ci si potrà sedere al fianco di Cordelia Stella Georgette Whitaker, detta Delia, per sentirla raccontare la storia del padre Pip, archeologo e ornitologo, della madre Tina, che conosceva Wagner e la Regina Mary, ma anche delle abitudini british mantenute fin dopo la guerra, come il tè delle cinque o l’autista in livrea. Fantasmi, come lo storico inglese Kaleigh Treveylan, o la sorella “fortunata” Tina, straordinari e affascinanti rivivranno tramite Stefania Blandeburgo e Pietro Massaro – i testi sono di Piero Longo - negli appartamenti privati della casa della famiglia inglese, Villa Whitaker Malfitano (ma non scordate di gettare uno sguardo al bellissimo giardino). Se invece preferite il centro storico, andate ad ascoltare Minicu, poeta per disgrazia che appare dai saloni di Palazzo delle Aquile (ma visitate anche il palazzo e il rifugio antiaereo). Sabato si potrà sorseggiare un calice di bianco Planeta osservando i minuscoli velivoli allineati come soldatini nell’immenso hangar dell’aeroporto di Boccadifalco: siamo al tramonto, ma dovete tornare di mattina per scoprire che ci sono anche due rifugi antiaerei, la torre di controllo e la pista (da visitare, su prenotazione, su un colorato trenino). Se non amate gli aerei, raggiungete invece domani sera Palazzo Asmundo per un aperitivo elegante guardando da vicino la Cattedrale, e tornateci sabato per cenare alla maniera dei Gattopardi. Dopo correte all’Orto Botanico perché di notte le piante sembrano bisbigliare: ve le farà scoprire, alla luce di inedite “lucciole”, il direttore dell’Orto in persona, Rosario Schicchi.

Non dimenticate che anche questo weekend sono aperti i laboratori dei pupari: sono due, e ognuno è un’esperienza: il viaggio nell’Opra, tra paladini e saraceni, ippogrifi e pianini a cilindro conduce dritti in via Bara all’Olivella, nel laboratorio e nel teatrino di Mimmo Cuticchio, che è una miniera di memorie e vita. Nel laboratorio dove Angelica, Medoro, Orlando, Rinaldo, Bradamante e tanti altri pupi sono appesi uno accanto all’altro, si scopriranno i segreti del loro movimento. Invece per capire dove si sbozzano le teste di questi cavalieri e dame, avvolti in tessuti preziosi, si deve raggiungere il Papireto. Qui l’arte di costruire i paladini è una questione di famiglia: ve lo spiegherà Salvatore Bumbello, classe 1977, fondatore della compagnia Opera dei Pupi Brigliadoro, artigiano nella sua bottega-laboratorio. Allungate il viaggio e non ve ne pentirete: perché a poca distanza si scoprirà il quartiere di  Danisinni che sta risorgendo tramite l’arte: nessuno si aspetterebbe il fazzoletto verde tra i palazzoni, la “fattoria sociale” con gli animali da cortile; conoscerete l’instancabile fra’ Mauro e scoprirete che da pochi mesi Danisinni possiede un museo sociale, naturale evoluzione del progetto “Rambla Papireto”. In mostra una selezione delle 130 opere donate da artisti nazionali e internazionali. Poi Danisinni Circus sotto un tendone colorato, le esperienze di teatro di comunità con il Massimo, il pranzo comunitario la domenica su un unico tavolo affacciato sugli orti. Prenotazioni su www.leviedeitesori.it.

Gli artigiani e gli artisti 

Cinque case-studio che raccontano gli artisti che le abitano. L’Itinerario contemporaneo, curato da Paola Nicita, si svolge notturna perché i siti sono visitabili - con lo stesso coupon dei luoghi - dalle 18 alle 22. Tranne Officine Calderai dove si vedono nascere pezzi di design dalle mani degli artigiani, domani e sabato dalle 10 alle 18. Gli altri quattro sono da cercare: da piazza Rivoluzione, da Arèa, studio dove lavora Giovanni Lo Verso e dove questo weekend saranno esposti diversi prototipi del laboratorio di Disegno Industriale, realizzati dai ragazzi sotto la guida di Gianni Pedone; al vicino Spazio Rivoluzione dove c’è Adalberto Abbate, a piazza XIII vittime per le due sculture en plein air di Daniele Franzella e Clemens Botho Goldbach. Ma spingetevi lontano dal centro:  a pochi passi dall’Ucciardone, nella parte più antica delle  Fabbriche Sandron, il pittore Nicola Pucci vive e lavora. Ingresso da via Duca della Verdura, di fianco alla trattoria Albertone.

Tango nell'Oratorio di San Lorenzo 

Il Tango può essere amore, sofferenza, abbandono, e appunto raggiunge le vertigini dell’anima, là dove risiedono l’eros la malinconia e la sofferenza, ossia l’essenza della vita. Siamo al secondo concerto de “Le Corde di Palermo”, la rassegna di Dario Macaluso: domani sera alle 21 nell’oratorio di san Lorenzo, “Tonos de Tango”, recital che propone alcune delle pagine più belle scritte per il duo flauto e chitarra: dalla suite di Piazzolla a Pujol, per passare alle malinconie della Milonga di Tavolaro e agli affreschi di Marino. Il Duo Sambossa - Ester Prestia al flauto e Paolo Romano alla chitarra - vanta una solida e collaudata collaborazione con un repertorio che spazia da brani dell' 800 a opere di compositori più recenti come Piazzolla, Machado, Pujol, Ibert. Ticket sul sito www.leviedeitesori.it

Le passeggiate 

In giro per i mercati, contando i “pipittuni” ammonticchiati, di quel giallo violento che innamora; con l’odore del pesce che entra nelle narici, le montagne di castagne, le spezie arabe: i mercati storici, la Vucciria dove vanno solo i turisti e Ballarò, regno di chi è venuto da lontano. In mezzo ci stanno i palermitani, che si affacciano sul Cassaro come da un balcone. E ancora via Libertà, l’elegante boulevard che portò la città fuori dai Quattro Canti, gli archi medievali che scopri ovunque, basta alzare la testa. E gli scrittori, questi conosciuti, che si rintracciano in ogni vicolo. Le passeggiate de Le Vie dei Tesori sono condotte da appassionati. Botanici, giornalisti, viaggiatori per diletto, storici, geografi. Questo weekend ci si lascerà prendere per mano da cavalieri e pellegrini, sante e bastardi, passando da un tour letterario sulle orme di Leonardo Sciascia ad uno sui passi del Gattopardo, fino ad osservare gli uccelli dell’Oreto con il WWF. E poi natura, tanta natura, da San Martino delle Scale a Monte Pellegrino, fino al bosco della Ficuzza. Prenotazione indispensabile: www.leviedeitesori.com.


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