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Teatro Biondo, gli ex studenti del liceo Catalano portano in scena "Josef K"

Ritratto di Josef K

“Qualcuno doveva aver calunniato Josef K perché, senza che avesse fatto niente di male, una mattina fu arrestato”. In scena al Teatro Biondo lo spettacolo "Josef K", adattamento originale teatrale del liceo Catalano nato da un progetto dei docenti Lucia Corsaro e Franco Reina. Lo spettacolo andrà in scena il 26 maggio alle ore 21, con repliche il 27 maggio alle ore17.30 e alle ore 21. L’ingresso è libero ma è necessario prenotare scrivendo al seguente indirizzo: josefkspettacolo@gmail.com

Se Kafka, con il suo celebre romanzo, intendeva denunciare un ordine che sovrasta la libertà individuale, attraverso un sistema di leggi e ingranaggi incomprensibili, che si autolegittimano in nome di una superiore necessità, l’obiettivo di questo lavoro teatrale è mettere in luce l’illogicità di questo meccanismo, nel quale ciascun individuo è inconsapevolmente immerso e del quale adotta modelli e linguaggio. In tal senso, lo spettacolo accentua, in chiave ironica, il nonsense che emerge da ogni tentativo di dialogo e confronto del protagonista, Josef K, alla ricerca del motivo del proprio inspiegabile arresto.

Ogni forma di relazione fra Josef K e l’universo che lo circonda diventa paradossale, senza vie di uscita e senza alcun esito. Il protagonista giunge a una non-fine, una realtà sospesa e imprigionata in un meccanismo al quale non è possibile sfuggire.

L’allestimento dello spettacolo suggerisce l’idea di uno spazio chiuso, claustrofobico: diversi ambienti compongono una sorta di città-palazzo, rappresentazione di un ordine sociale intricato e minaccioso. Le retroproiezioni, parte integrante dell’allestimento scenografico, aprono invece un varco sul punto di vista da cui K vede il mondo. Le musiche originali, caratterizzate da suoni metallici, ronzii, intermittenze, fonemi umani o comunque legati al mondo animale, enfatizzano l’idea del mondo-ingranaggio che tutto in sé fagocita.

Il Liceo Artistico Catalano promuove da molti anni il teatro come forma d’arte e strumento formativo, curandone i diversi aspetti attraverso il coinvolgimento degli studenti in tutte le fasi realizzative (lettura, analisi, recitazione, scenografia, canto, musica), mettendo in atto la contaminazione tra i diversi linguaggi visivi (pittura, scultura, fotografia, video). Prezioso il contributo di esperti esterni come Roberto Salvaggio e Costanza Arena, con la collaborazione di Germana Sfameli per la parte della produzione video; Chiara Torricelli per la preparazione attoriale degli interpreti e Federico Pipia per le musiche originali e il sound design. Diversi docenti hanno coordinato i vari reparti coadiuvati dagli assistenti tecnici.


 


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