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"In stato di grazia", in scena al carcere Pagliarelli lo spettacolo delle detenute-attrici

Il prossimo venerdì 12 ottobre, alle ore 17.00, le detenute-attrici della Compagnia Oltremura, diretta da Claudia Calcagnile, andranno in scena sul palco del teatro dell’Istituto penitenziario Antonio Lo Russo Pagliarelli di Palermo con lo spettacolo “In stato di grazia”.
Liberamente ispirato al testo "La lunga vita di Marianna Ucrìa" di Dacia Maraini, ”In stato di grazia" è il terzo spettacolo della Compagnia Oltremura che dal 2015 ha come obiettivo quello di rendere il carcere luogo di cultura e di produzione teatrale attraverso un lavoro di costante ricerca. Da oltre tre anni l’associazione Mosaico realizza un laboratorio di teatro permanente con circa settanta donne di diverse nazionalità ed età, detenute della sezione femminile della Casa Circondariale Pagliarelli. Lo scorso anno la compagnia è andata in scena al Teatro Biondo di Palermo con lo spettacolo “Di quel poco e del niente”, ispirato a “Donne che corrono coi lupi” di Clarissa Pinkola Estés, che ha visto una grande partecipazione del pubblico pagante della città. Quest’anno sarà il teatro della struttura detentiva a ospitare la pièce che vede protagoniste circa venti attrici non professioniste.

“Portare su un palco persone, non personaggi, è la nostra cifra stilistica - spiega la curatrice del progetto e regista Claudia Calcagnile. Credo fortemente nella possibilità che le donne impegnate nei nostri laboratori possano dare un importante contributo al mondo del teatro. Le detenute con le quali lavoriamo non hanno tutte quelle sovrastrutture e tecnicismi degli attori, così portano in scena l’autenticità delle loro vite, complicate e difficili, con una potenza davvero straordinaria. Le protagoniste hanno trovato nel teatro un nuovo modo per esprimere sé stesse e dare un nuovo significato allo spazio che le circonda. La loro capacità di essere completamente sé stesse è per me l’aspetto più interessante del progetto”. Il teatro di Oltremura sta riscuotendo interesse sempre maggiore da parte della comunità esterna e, in particolare, dell'Università degli Studi di Palermo, per l'efficacia trattamentale che caratterizza questo intervento.Lo spettacolo, inserito nel programma di Palermo Capitale della Cultura, è costruito su immagini, non c’è una storia raccontata: il testo che lo ha ispirato è stato scelto sulla base di alcune suggestioni arrivate nel corso del laboratorio. La drammaturgia è frutto di un lavoro collettivo sul concetto di ruolo sociale e sui temi di autenticità e di libertà e sulla condizione umana. 

“In stato di grazia” è una riflessione sul tema dell’identità, l’inizio di un viaggio di cui non si conosce la meta, un tentativo di sottrazione al proprio ruolo sociale. Protagonista della narrazione è Marianna, ragazza sordomuta, costretta ad andare in sposa. L’impossibilità di sottrarsi al suo ruolo di “mugghieri” la obbliga a rifugiarsi in un mondo altro, dove la lettura diventa strumento di sovversione tale da ribaltare dogmi e pregiudizi, stereotipi e convenzioni sociali. “Ecco perché nella scelta dei costumi di scena e negli allestimenti l’abito da sposa riveste un ruolo simbolico centrale - spiega Francesco Paolo Catalano, curatore del progetto fotografico “Io sono Marianne” nato all’interno del laboratorio teatrale - rappresentando sia il sogno che il limite, il candore e la malizia”. Così la performance innesca un capovolgimento di senso: come Marianna stravolge il proprio destino trovando nei libri il luogo di ricerca per la libertà, così le attrici compiono un tentativo di capovolgere la propria posizione cercando quel luogo forse ancora neanche immaginato, in un crescendo di provocazioni e riflessioni continue capaci di demolire il senso comune delle cose.

È online, sulla piattaforma Produzioni dal basso, la campagna di raccolta fondi destinata a dare continuità al progetto di teatro in carcere. Il crowdfunding, attivo fino al 31 dicembre, servirà a supportare il percorso della Compagnia Oltremura, interamente autofinanziato dall’associazione Mosaico, e far proseguire l’esperienza dei laboratori anche la prossima stagione. Tutti i sostenitori riceveranno diverse ricompense, dalle stampe inedite del progetto fotografico "Io sono Marianna", curato da Francesco Paolo Catalano e nato all’interno del laboratorio teatrale, alle esclusive shopping bag serigrafate, a un quaderno in edizione limitata ispirato allo spettacolo "In stato di grazia" realizzato dallo studio Edizioni Precarie. 

Compagnia Oltremura. Regia: Claudia Calcagnile. Assistente alla regia: Francesco Paolo Catalano. Aiuto regia: Lidia Papotto. Costumi: Concetta Chillemi, Patty Owens. Disegno Luci: Vincenzo Cannioto. Scenografia: Giuseppe Accardo. Elaborazioni sonore: Gaia Quirini. Grafica: Sonia Burgì. Comunicazione: Maghweb. Con la collaborazione di: Carla Munnia e Nunzia Lo Presti. Immagine: Francesco Paolo Catalano. Claudia Calcagnile, regista e presidente dell’associazione Mosaico realizza da anni attività teatrali in contesti di marginalità. La regista pugliese si è formata nella Scuola di Teatro Sociale e Arti Performative a Firenze e ha proseguito i suoi studi nella scuola di Teatro Fisico di Philip Radice a Torino. Francesco Paolo Catalano, fotografo e makeup artist, oltre ad aver curato l’immagine dello spettacolo “In stato di grazia”, ha realizzato il progetto fotografico inedito "Io sono Marianna” che coinvolge le attrici protagoniste.


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