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Ecco il progetto "I saperi per l'inclusione": nuovi percorsi per le donne migranti

Tra i migranti nel nostro paese, le donne rappresentano un segmento a rischio e non sempre le loro condizioni di vita sono semplici. Violenza e disparità sono solo alcuni degli ostacoli che incontrano

Il progetto “I saperi per l’inclusione” è cofinanziato dal Fondo Europeo per l’Integrazione di Cittadini di Paesi terzi e promosso dalla Scuola di Lingua Italiana per Stranieri (Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Palermo) in partenariato con le associazioni Pellegrino della terra Onlus, Incontrosenso, Casa di tutte le genti, Kappalelle Comunicazioni & Eventi ed in collaborazione con  l’Associazione Le Balate, gli istituti scolastici Perez/Calcutta e La Masa/Federico II e gli  Assessorati alla Cittadinanza sociale e alla Scuola del Comune di Palermo. 

Le attività soprattutto di tipo formativo messe in campo grazie al progetto intendono offrire opportunità che si intendono indispensabili per l’iter d’inclusione nella società di donne migranti, tra cui anche vittime delle tratta. Un percorso sintetizzato in cinque simboliche elle: lingue, legalità, lavoro, latte e libri, corrispondenti a cinque saperi che, a loro volta, costituiscono altrettante aree di attività. Un’occasione difficilmente disponibile altrove fondamentale per acquisire conoscenze utili per una maggiore e migliore integrazione. 

Per questa ragione, sono stati ideati e organizzati dei corsi d’italiano che si sposassero nel migliore dei modi con le esigenze familiari ed, in certi casi, anche lavorative delle partecipanti, dando anche la possibilità di accogliere i figli, garantendo loro una maggiore tranquillità attraverso un apposito servizio di baby-sitting (Latte). Le partecipanti potranno ottenere il certificato Cils (Certificazione di Italiano come Lingua Straniera), utile al fine della richiesta del permesso o della carta di soggiorno o cittadinanza. Al momento circa 200 donne, provenienti da diverse aree geografiche, hanno chiesto informazioni sulle attività formative del progetto, e in più di 120 si sono iscritte ai Corsi per l’apprendimento della lingua italiana (livelli A1 e A2, B1 e Alfabetizzazione/Letto-scrittura). Di queste, 33 partecipano ai due corsi di Alfabetizzazione poiché, al momento dell’iscrizione, non avevano nessuna o scarse competenze nella lettura e nella scrittura nella lingua di origine e in italiano (Lingue).

Ma la conoscenza della lingua italiana è solo la prima chiave d’accesso nella società. Una volta ottenuta questa, infatti, è necessario conoscere il funzionamento delle istituzioni, dell’apparato burocratico, dei diritti e doveri del cittadino e dei servizi territoriali utili, in particolare quelli scolastici, sanitari, sociali e lavorativi. In quest’ottica, e in collaborazione con l’associazione Incontrosenso, alcuni rappresentanti dei servizi territoriali dedicati ai migranti sono stati invitati ad incontrare le partecipanti al progetto durante le sessioni di formazioni civica (Legalità).
Una volta acquisite informazioni di questo tipo, accedere alla sfera lavorativa risulta un po’ più semplice. Anche in quest’ambito, il progetto ha offerto a 40 donne migranti l’opportunità di frequentare due laboratori di adeguamento delle competenze professionali (taglio e cucito e gestione di strutture di accoglienza), curati dall’associazione Pellegrino della Terra, che daranno una breve ma intensa occasione di perfezionamento professionale, favorendo  l’autonomo e attivo reinserimento sociale delle donne nel ruolo di  lavoratrici (Lavoro). 
Ed è proprio in quest’ottica che le donne partecipanti hanno realizzato una serie di prodotti sartoriali destinati alla vendita attraverso un sito di crowdfunding. Queste creazioni saranno, inoltre, esposte in occasione della X Festa di Addiopizzo, in programma a Palermo i prossimi 29, 30 e 31 maggio a piazza Magione.

Un’ulteriore occasione per rafforzare il rapporto che intercorre tra madre e figlio è rappresentato dal ciclo d’incontri incentrati sulla pratica della Lettura ad alta voce e della narrazione eseguita dalle donne madri ai loro figli: potente mezzo promotore del plurilinguismo e della pratica della lingua di adozione, l’italiano, favorisce contemporaneamente la trasmissione ai figli del patrimonio linguistico-culturale del paese di origine (Libri).  

Il traguardo ideale che si prefigge di raggiungere il progetto “I saperi per l’inclusione” è di dare risposte concrete alle necessità specifiche di quel particolare segmento della popolazione migrante a Palermo rappresentato dalle donne, mettendo a loro disposizione i saperi che fanno da presupposto indispensabile per facilitare la loro inclusione nella società italiana.


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