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Pianissimo ai Cantieri Culturali, al via il festival dedicato alla musica del pianoforte

Dal pianista che fa vibrare strumenti in pietra ad un concerto con il pubblico adagiato su tappeti e cuscini… anche sotto il pianoforte. Esplora tutte le possibilità dello strumento più classico, il festival Pianissimo che si apre mercoledì prossimo (8 maggio) alle 21,15 allo Spazio Perriera dei Cantieri Culturali alla Zisa (via Paolo Gili 4, a Palermo), nuova avventura di Curva Minore con al direzione artistica di Lelio Giannetto. Un ciclo di concerti – srotolato su quattro giorni di festival - dedicato al pianoforte, declinato secondo differenti aspetti della musica tra il secondo Novecento e il terzo millennio. Biglietti: 8 euro, ridotto 5 euro. Abbonamento Pianissimo 30 euro.

“Pianissimo è una dedica ai suoni di questo strumento di archeologia industriale - spiega Lelio Giannetto -. Il pianoforte, strumento meccanico dell’ingegno e della tecnologia del moderno, si confronta con le esigenze espressive di senso attuale. Per questa rassegna, piccola ma estremamente raffinata, alcuni compositori internazionali e interpreti capaci di riconvertire il suono in idea, inventeranno per il pubblico condotte musicali sempre nuove, dando luogo a un concetto dinamico in continuo movimento”. 

Sarà proprio il visionario compositore e percussionista italo francese Tony Di Napoli con i suoi incredibili strumenti di pietra a dare il via al festival mercoledì 8 maggio alle 21,15. Al suo debutto palermitano, Tony Di Napoli farà conoscere le sue Lithofanie, le sculture di pietra accordate a intervalli microtonali: tasti di pietra da lui stesso modellati sul respiro del tempo. La stessa sera, il recital di Fabrizio Ottaviucci, il grande pianista famoso in tutto il mondo per le partecipazioni ai più importanti festival di musica contemporanea, che vanta anche collaborazioni trasversali con il percussionista indiano Trilock Gurtu, e il contrabbassista americano Gary Peacock; ha pubblicato per Wergo, Stradivarius, ECM, testi con musiche della Gubaidolina, Ustvolskaya, Marcus Stockhausen ed eseguito prime assolute di Terry Riley e Giacinto Scelsi, Stefano Scodanibbio. 

Seconda serata, giovedì 9 maggio, interamente dedicata alla pianista svizzera Judith Wegmann, musicista dalla straordinaria sensibilità poetica che travalica la sua stessa virtuosistica tecnica: il suo sarà un viaggio profondo al di sopra -  e al di sotto - dello spazio perenne. La Wegmann farà ascoltare per la prima volta in Italia, musiche di alcuni compositori svizzeri della nuova scena (Hans Koch, Kevin Juillerat, Luzia Von Wyl, Daniel Andres, Tobias Meier, Edu Haubensak) nel concerto “Le Souffle du Temps II - Reflection”, in cui sarà accompagnata dal visual designer Stephan Hostettler, alle 22 incontrerà alcuni musicisti della Sicilian Improvisers Orchestra.

Venerdì 10 maggio la giovanissima ma già affermata pianista siciliana Alessandra Pipitone eseguirà per la prima volta un recital di musiche che parte da Helmut Lachenmann e arriva fino a Cage passando per Franco Evangelisti, Henry Cowell e Arvo Pärt esplorando ordinario e straordinario con un gesto pianistico secondo il nuovo pensiero compositivo europeo e statunitense del suono materiale. Alle 22,15 la sala Perriera accoglie l’Ensemble Yin da Marsiglia che - in collaborazione con Institut francais Palermo - proporrà un concerto in cui verranno eseguita, “Places”, in prima esecuzione assoluta del direttore musicale Philippe Festou. La scrittura del compositore e polistrumentista francese è raffinata e intelligente, desiderosa di esplorare sempre nuovi territori del suono, in particolare nel rapporto musica e architettura. 

Festou terrà anche un workshop al termine del quale proporrà -sabato 11 maggio alle 21,15 - una sua nuova composizione “Imaginery Patterns” affidata al quartetto Yin che si unirà per l’occasione alla Sicilian Improvisers Orchestra. Ensemble Yin: Philippe Festou composizione, clarinetto, live electronics | Benoît Philippe clarinetto | Hélène Pereira pianoforte | Damien Louis strumenti a percussione.

Il gran finale - domenica 12 maggio - vede il ritorno di Alessandra Pipitone che eseguirà per l’azione scenica “OLTRE Sicilia”: poesie lette di Domenico Labate recitate da Stefania Blandeburgo sulle note della pianista e di Lelio Giannetto al contrabbasso. Si chiude con il piano svizzero di Judith Wegmann che eseguirà le “Triadic Memories” di Morton Feldmann, una delle più importanti opere del secondo ‘900 dedicata alla ricerca del rapporto tridimensionale spazio/tempo/suono. Il grande compositore americano propone all'ascoltatore un nuovo approccio di ri/evoluzione. L’ascolto di “Triadic Memories” avverrà in condizioni di estrema distensione con cuscini e tappeti disposti in modo da poter essere utilizzati dal pubblico che potrà adagiarsi… anche sotto il pianoforte. Anche in questo caso ci saranno i disegni elettronici di Stephan Hostettler.


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