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La macchina dei sogni, Mimmo Cuticchio torna a teatro col festival dedicato a Dante

Al via giovedì 21 ottobre, la 38esima edizione del Festival teatrale “La Macchina dei Sogni”, diretto da Mimmo Cuticchio. Nel 700esimo anniversario della morte di Dante Alighieri, la prima cantica della “Divina Commedia”, l’Inferno, diventa fonte di ispirazione dell'intero Festival che ne rilancia la grande attualità: i mali della società di ieri e di oggi e i valori universali di giustizia, libertà e amore. Un’ispirazione chiara fin dal titolo del Festival, Sulle vie dell’Inferno, che è anche quello dello spettacolo cardine de “La Macchina dei Sogni”, firmato da Cuticchio. 

Il Festival, con il sostegno degli assessorati regionali dei Beni culturali e del Turismo, della Fondazione Sicilia e del ministero della Cultura, anche quest’anno si articola fra eventi di teatro, musica e laboratori. Nel programma, che andrà avanti fino al 31 ottobre, tra la sede del Museo archeologico regionale Antonino Salinas, il Real Teatro Santa Cecilia e il Laboratorio Teatrale di via Bara all’Olivella, tornano sempre i numeri 3, 9 e i loro multipli proprio come nella Divina Commedia. Il Festival si articola in tre parti come le cantiche del poema, tre sono gli spettacoli di teatro di figura, tre sono le repliche dello spettacolo di Cuticchio, tre le giornate del laboratorio rivolto ai giovani attori.

Sempre giovedì si inaugura la mostra “Nati per finire all’Inferno” nella sede del Laboratorio di Mimmo Cuticchio in via Bara all'Olivella, La mostra racchiude nove installazioni per presentare alcuni personaggi costruiti in occasione dello spettacolo di Mimmo Cuticchio, fra tutti Dante e Virgilio. Accanto a loro Beatrice, Santa Lucia, la Madonna, Caronte, la barca dei dannati, Omero, Orazio, Ovidio, Lucano, Paolo e Francesca, Chirone, Nesso, Pier delle Vigne, Farinata degli Uberti, Ulisse e Lucifero. “L’amor che move il sole e l’altre stelle”, invece, è il titolo del laboratorio condotto dall’attore, doppiatore, mimo e coreografo giapponese Hal Yamanouchi che parte sempre domani ma nella sede del museo Salinas. Il laboratorio, ispirato al Paradiso di Dante, prenderà spunto dalla lettura di alcuni versi della terza cantica della Divina Commedia e si svilupperà nell’arco di tre giorni attraverso esercizi fisico-spirituali, con l’obiettivo di coltivare il benessere psicofisico e lo spirito del gioco.

Nello spettacolo Sulle vie dell’Inferno (29, 30 e 31 ottobre alle 21 al Real Teatro Santa Cecilia) Mimmo Cuticchio assume il ruolo di un narratore lucido e distaccato. Come Virgilio guida gli spettatori all’interno di una singolare trasposizione dell’Inferno, il cui scenario, calato in un contesto siciliano, è un film realizzato da Cuticchio insieme al regista cinematografico Daniele Ciprì. Le azioni si svolgono in nove luoghi diversi delle altrettante provincie dell’Isola con l’intento di trovare analogie tra alcuni luoghi siciliani di grande forza evocativa e altrettanti ambienti descritti nell’Inferno.

Nella grotta di Monte Pellegrino, per esempio, Dante vede come in un flashback Beatrice e Lucia, ma anche Santa Rosalia, patrona di Palermo; il contrasto tra il partito dei Bianchi e quello dei Neri, descritto da Dante nel terzo cerchio è trasposto nelle battaglie tra i pupi; gli iracondi e gli accidiosi, descritti nel quinto cerchio, sono rappresentati dal paladino Orlando che, pazzo d’amore per la perduta Angelica, getta le armi, si strappa le vesti come i dannati che “si percotean non pur con mano ma con la testa e con il petto e coi piedi”. A interagire con le immagini filmiche, che fungono da scenario come negli spettacoli della tradizione dell’Opera dei pupi, sono la voce di Mimmo Cuticchio, con il suo cunto, e quella dell’attore Alfonso Veneroso, che interpreta i versi del poeta, mentre un ensemble esegue dal vivo le musiche scritte per l’occasione da Giacomo Cuticchio.

In occasione del Festival saranno presentati anche nove racconti, sempre ispirati all’Inferno, scritti da altrettanti autori: Edoardo Albinati, Giosuè Calaciura, Maria Grazia Calandrone, Antonella Lattanzi, Marco Lodoli, Melania Mazzucco, Beatrice Monroy, Lorenzo Pavolini, Giorgio Vasta. I testi affrontano alcuni sentimenti individuati nella cantica sottolineandone la grande attualità. C’è l’amore, ma anche il tradimento, l’esilio, la pietà, la politica, la conoscenza, le donne, la visionarietà e la memoria. Ogni autore ha scelto uno stile e un genere letterario diverso. Dalla prosa poetica alla tragedia, passando attraverso le suggestioni della cronaca e dei ricordi di infanzia.

Saranno gli attori Viola Graziosi, Graziano Piazza e Massimo Verdastro a condividerli con il pubblico attraverso delle letture negli spazi del Salinas (26, 27, 28 ottobre ore 18), intervallati da brevi composizioni musicali di Nicola Mogavero eseguite dal vivo dal The Bass Quartett. Dopo le letture seguirà l’incontro con gli autori guidato da Monica D’Onofrio, regista e conduttrice radiofonica di Rai Radio 3. Oltre allo spettacolo Sulle vie dell’Inferno, il Festival darà spazio al Teatro di figura con il contributo di altre compagnie: le marionette di Carlo Colla & Figli di Milano, le guarattelle di Bruno Leone di Napoli, il teatro disegnato di Gek Tessaro di Verona. In allegato il programma dettagliato. 


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