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Electroshock, ai Cantieri arriva il festival internazionale di musica elettroacustica

Tutto quanto è musica. Perché tutto riesce a produrre un suono. Il problema sta nell’oggi, nel rigurgito inesauribile di effetti sonori che si riversano sulla vita quotidiana, dai bip del computer agli alert dei cellulari agli avvisi sonori per le cinture di sicurezza. Fonti sonore da ricomporre in musica: oltre cinquanta musicisti, tra cui molti giovanissimi, provenienti da Germania, Senegal, Canada, Ucraina, Estonia, Italia, Grecia, Spagna, si riuniranno a Palermo sotto un ombrello unico, quello del suono, in ogni forma, strumentazione o grado. Da mercoledì 22 a domenica 26 maggio ai Cantieri culturali alla Zisa, si svolgerà “Electroshock” festival di musica elettroacustica di Curva Minore ideato da Lelio Giannetto. Che spiega come “da diversi anni avevo ipotizzato un collegamento tra alcune realtà musicali che crescevano dentro i Cantieri: finalmente con “Electroshock” riescono a trovare un coordinamento Arci TavolaTonda, Spazio Franco e Spazio Perriera”. 

Dai più sofisticati programmi digitali agli strumenti-giocattolo, dai prototipi di strumenti elettronici analogici costruiti negli anni ’70, ai suoni delle voci nude capaci di emulare suoni elettronici, dal kannel  della tradizione colta dell’Estonia alla viola o al contrabbasso. Tutto quanto fa musica, per esplorare il rapporto uomo-macchina-tecnologia. E lo scambio con le immagini, dalle video-istallazioni alle proiezioni di film originali, alle performance con l’utilizzo di pellicole in Super8, ai cut di pellicole erotiche anni ’50 su un eccentrico substrato musicale. 

Cinquanta musicisti si diceva: tra loro, il compositore estone Taavi Kerikmae, il quartetto ucraino-tedesco a cappella VocColors e il compositore napoletano Elio Martusciello. Per raccontare il rapporto suono/tecnologia combinato tra suoni acustici ed elettronici in forma bilanciata; e recuperando il senso dell’udito attraverso l’ascolto dei suoni nella loro componente naturale, siano essi di fonte acustica, analogica o digitale. 

Il cartellone si aprirà mercoledì 22 maggio alle 22 nello spazio Arci TavolaTonda, con Camillo Amalfi (Toys, lo-fi systems) e i suoi “Sounds’n’toys, ovvero con una delle sue originalissime performance realizzate interamente con strumenti-giocattolo ed elettronica a bassa fedeltà. Camillo tira fuori da giocattoli elettrici e altri congegni di riciclo, forme e suoni di una cultura underground e ribelle, l’immagine di una bancarella in un luna park all’insegna del punk. 

Alle 22,30 seguirà  Taavi Kerikmae, il grande compositore di Tallin (Estonia), che si esibirà con un pezzo unico dell’organologia elettronica utilizzando Serge un sintetizzatore analogico costruito negli Stati Uniti in prototipo negli anni ’70 e ricevuto in dono dopo uno dei suoi concerti. L’enigmatico ordine del caos unito a un istinto matematico e al contempo primordiale donano all’arte sonora di Taavi Kerikmae una voce meccanica e tribale. 

Seconda giornata, 23 maggio, sempre da Arci TavolaTonda. La serata, dalle 22, sarà tutta per Anna-Liisa Eller, bravissima interprete di kannel, lo strumento a corde pizzicate della tradizione estone, a metà tra un’arpa e un clavicembalo. Questo raro e particolare strumento, unito alla perfezione tecnica e alla grazia interpretativa di Anna-Liisa Eller, farà ascoltare musiche di Couperin, Dowland e Rameauci.

Terza giornata, 24 maggio. Si apre con un’istallazione di Alfredo Giammanco e Antonio Mastrogiacomo che, quasi come nei video-giochi dello storico SuperMario, compongono e scompongono sia immagini video tratte random dalla televisione, che suoni elaborati in tempo reale senza soluzione di continuità: ironia, comicità ma anche grande riflessione sul potere della manipolazione… Sempre in tema di gioco il quartetto vocale ucraino-tedesco VocColors trasporterà in un mondo di sogno e di sberleffo, di sketch esilaranti e di momenti di grande profondità musicale, cui si unirà nella seconda parte il contrabbasso parlante di Lelio Giannetto. La stessa sera alle 22,45 ao Spazio Franco si darà spazio al progetto CoPeCo che riunisce un gruppo di otto giovani musicisti provenienti da paesi europei ed extraeuropei per lo sviluppo artistico in diverse città. 

Quarta giornata, 25 maggio, si resta allo Spazio Franco: dopo una composizione per viola ed elettronica del giovane musicista palermitano Alfredo Giammanco, arriva Elio Martusciello, uno tra i più importanti compositori della scena elettronica italiana e docente al Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli: condurrà in un ascolto in tempo reale dei processi di manipolazione tra vero e falso, tra ordine e caos, tra gioco e pensiero dove gli elementi delle diverse prospettive non sono altro che un tutt’unico necessario per il completamento organico dello stesso gioco dei suoni. Ma sempre il 25 maggio si concluderà la serata con Porno UberAlles, un progetto speciale di Salvo Cuccia. Un viaggio negli archivi del Cinema Cuccia a Villafrati, che ha funzionato per diversi decenni. La programmazione di grandi capolavori del cinema si alternava a pellicole di genere erotico o pornografico da cui l’operatore, per questioni tecniche, tagliava alcuni frame.... La geniale ricostruzione in digitale di questi tagli a opera del regista Salvo Cuccia,  si coniuga alla performance musicale (eccentrica) di Gandolfo Pagano (concerto non adatto ai minori di 14 anni). Si chiude con la proiezione del film “St()ma” che vede come protagonista il percussionista e musicista elettronico Cristiano Calcagnile. 

Gran finale il 26 maggio presso lo Spazio Perriera. La grande Orchestra Electroshock costituita da quaranta musicisti con ogni sorta di strumenti e provenienti, interpreterà “Sonus Faber” dello stesso Martusciello che ne dirigerà la prima esecuzione assoluta. I giovani componenti dell’orchestra, hanno partecipato alla realizzazione della composizione. Il biglietto per ogni singola serata costa 8 euro, ridotto studenti 5 euro. Abbonamento: 35 euro.  


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