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Santi Cosma e Damiano, Sferracavallo si ferma per festeggiare i suoi patroni

Foto Mario Cucina

Una devozione che si rinnova di anno in anno, ormai da più di un secolo: dal 24 al 30 settembre, nel borgo marinaro di Sferracavallo, si festeggiano i Santi Patroni Cosma e Damiano.

Ormai giunta alla 171esima edizione, la Festa dei Santi, riconosciuti come tradizionali protettori degli ammalati e dei pescatori della borgata, prevede un ricco programma di eventi che coinvolge tutti i cittadini e i presenti provenienti da ogni parte dell'isola. Oltre alle consuete celebrazioni liturgiche e ai momenti di preghiera, si susseguono giochi, tornei sportivi, momenti dedicati alla musica e alle danze folkloristiche e rappresentazioni teatrali che raccontano la storia di Sferracavallo. Cosma e Damiano, straordinari medici e martiri, nella seconda metà del terzo secolo d.c. furono condannati a morte a causa della loro profonda fede cristiana riluttante al paganesimo.

La festività dei santi Cosma e Damiano nella borgata di Sferracavallo si è sviluppata insieme alla piccola comunità di pescatori intorno al 17esimo secolo e data la precaria condizione economica e di salute di tale comunità si costruì intorno ai santi i proprio culto religioso da professare contro ogni sofferenza. La devozione verso i Santissimi Cosma e Damiano è da sempre profondamente sentita e tramandata di padre in figlio non soltanto nella borgata di Sferracavallo, ma anche nelle zone limitrofe come Isola delle Femmine e Capaci. È suggestiva l’atmosfera sferracavallese durante la festività dei santi martiri: tutte le vie della borgata vengono adornate da luci sfavillanti che di sera trasformano la stessa borgata in uno scenario fantasmagorico animato dal fragore della gente, dalla tradizionale presenza di numerose bancarelle traboccanti di souvenir e dolciumi dai colori molteplici e dallo scintillante specchio d’acqua del golfo della borgata che fa da autentica cornice al magnifico contesto della festività. 

Entusiasmante è l’agonismo con il quale diverse discipline sportive vengono praticate durante i giorni che precedono la domenica della processione dei santi medici. Tra queste gare agonistiche, quella maggiormente seguita e sentita dagli abitanti di Sferracavallo, è la tradizionale e pittoresca gara di barche che si svolge sul tratto di mare antistante la borgata, con barche da pesca dai colori appariscenti, dove ogni equipaggio è costituito da quattro vogatori ed un timoniere allenati fisicamente alla gara nell’arco dell’intero mese di settembre. La gara di barche è uno spettacolo di rara bellezza dall’aspetto folkloristico e nel contempo paesaggistico che incuriosisce ed incanta il pubblico addossato euforicamente sulla splendida scogliera del golfo.

L’ultima domenica di settembre intorno alle 14 viene annunciato dal continuo suono di campane l’inizio della processione dei Ss. Cosma e Damiano che richiama i fedeli a sostenere religiosamente il momento peculiare di uscita dei martiri dal santuario. La gravosa vara con i simulacri dei santi martiri, viene sostenuta sulle spalle per le vie della borgata da un cospicuo numero di portatori vestiti di bianco con due foulard di colore rosso legati uno ai fianchi e l’altro al collo. 

Subito dolo l’uscita viene eseguita la suggestiva “ballata” della vara accompagnata dalla banda musicale e dal ritmo batti-mani della gente che gremisce straordinariamente piazza e balconi. Un altro aspetto plausibile della festività dei santi è la devozione degli emigrati, soprattutto di alcuni che in occasione di tale ricorrenza ritornano felicemente alla nativa borgata, per adempiere una promessa tramandata di padre in figlio: far parte dei fedeli portatori dei simulacri dei santi durante l’intera processione. Inconsueta è la scia di gente che segue l’andatura trabalzante della vara in una promiscuità di religione e folklore caratterizzata principalmente dalla devozione di coloro i quali seguono a piedi scalzi tutta la processione.

La processione si conclude a notte fonda con la teatrale danza dei portatori della vara e con la travolgente salita della stessa lungo via Mariana fino alla piazza Ss. Cosma e Damiano dove viene celebrata l’attesissima “ballata finale”, quest’ultima cara al pubblico, un po’ meno, invece, alla banda musicale che ormai sfiatata viene sollecitata dall’euforia della gente a suonare sia pure con pause fin tantoché la vara non si inclina per la considerevole stanchezza dei fedeli portatori. I giochi pirotecnici eseguiti in onore dei santi sono tra i più spettacolari e richiamano ogni anno nella borgata marinara un incredibile afflusso di spettatori da tutto il territorio palermitano.


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