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Santa Rosalia tra solennità e tradizione, la festa a Campofelice di Roccella

Compofelice di Roccella. Cinque giorni di festa per celebrare la patrona Santa Rosalia, festa, che da tre secoli vede crescere il numero dei fedeli in sicilia e nel mondo. Una folla immensa segue il Simulacro per le vie del paese e la grande piazza affollata contiene a stento i fedeli della “Santuzza”, portata a spalla dai pellegrini con grande devozione.

Don Gaspare La Grutta Guccio fondatore della Città di Campofelice nel 1699, sull’onda emozionale del culto della “Santuzza” che aveva salvato Palermo dal flagello della peste, fece costruire la Chiesa Madre e la consacrò a Santa Rosalia che divenne Patrona del Paese. Da allora i Campofelicesi ogni anno il 4 settembre la festeggiano solennemente e in quel giorno anche gli emigrati ritornano nella terra di origine per condividere la venerazione e la devozione nei confronti della Santa.

Giorno 3 settembre, giornata dei primi vespri della solennità, Santa Messa vigiliare in Chiesa Madre, esibizioni Bandistiche itineranti nei quartieri e Questua. Giorno 4 settembre l’atteso giorno. Il clou dei festeggiamenti con la solenne liturgia Eucaristica nella Chiesa Madre in Piazza Garibaldi e alle ore 11.30 il tradizionale sparo dei mortaretti, quindi tradizionale rito del “Giorno della Memoria” presso il monumento ai caduti, Picchetto d’onore dell’Arma dei Carabinieri con la deposizione di una corona d’alloro da parte del Sindaco.

Nel pomeriggio l’evento che tutti i campofelicesi aspettano con fervore e fede, l’uscita della Santa Patrona dalla chiesa e la processione con il simulacro per le vie del paese. La serata si conclude con lo spettacolo di giochi pirotecnici. Manifestastazioni collaterali, e tradizionale Fiera con bancarelle che riempiono la strada prrincipale ed il belvedere della città.
 


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