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"Ciclopi", Tunaman presenta il suo album: reggae sul palcoscenico del Nautoscopio

Una delle voci più rappresentative del reggae siciliano degli ultimi quindici anni, la più calda, la più amata e imprescindibile: la coscienza della “palermitanità” espressa con il ritmo in levare giamaicano. È Tunaman, il cantante e chitarrista che venerdì 19 luglio presenta al Nautoscopio Arte (ore 22 circa, ingresso libero) di Palermo il suo ultimo lavoro in studio, Ciclopi, registrato e mixato allo Zeit Studio.

Un disco dalle sonorità fresche e romantiche ma al contempo carico di coscienza sociale e impegno civile, otto tracce di puro reggae isolano dedicate alla Sicilia e a tutti i siciliani. Al suo fianco, i Black Stuff, la sua band da ormai sei anni (Daniele Carnevale alla chitarra solista, Manfredi Messina alle tastiere, Maurizio Cucuzza al basso e Marco Nascia alla batteria). 

Il cammino artistico di Fabio Tunaman non ha bisogno di presentazioni: punto cardine dei Trinakriù, formazione pionieristica del reggae siculo, solista affermato dal 2004, Tunaman ha all’attivo centinaia di concerti lungo lo Stivale e in Europa, in apertura ai nomi più affermati del panorama internazionale: da Capleton a Junior Kelly, passando per Julian Marley, figlio del leggendario Bob.

Nel 2006, Tunaman arriva con il suo primo album in studio, A Naturale, registrato per la Zuingo Communication di Fido Guido, etichetta dell’artista tarantino orientata prevalentemente alla musica reggae. Da subito, l’artista palermitano entra nel cuore delle masse e dei sound system italiani che vedono in lui il portavoce più riconoscibile della ventata reggae siciliana. 

Il primo disco riscuote un notevole successo, e Tunaman rilascia numerosi singoli per diverse compilation, tra cui War Signal di Segnale Digitale. Nel 2010, l’artista è fra i partecipanti al progetto Ramya&NUK, al fianco dei Nuklearte, storica band della world music palermitana, con cui pubblica Terra estranea. Dopo questa parentesi, Tunaman torna a Palermo e diventa uno dei nomi di punta della Catacomb Records, con cui pubblica il secondo album, 7 carati: sin dalle prime registrazioni l’album è la conferma del talento roots reggae dell’artista, che mostra un’ulteriore evoluzione verso testi più impegnati e ricami musicali dal sapore soul/rhythm and blues.

Nel 2013 fonda i Black Stuff, band di cinque elementi che si prefigge lo scopo di portare la musica in levare in ogni angolo dell’isola, diventando presto un punto di riferimento del reggae siciliano. Al loro fianco registrerà il terzo disco, Ciclopi, di cui ha composto integralmente sia musica che testi. L’album è uscito sui negozi digitali il mese scorso. Il concerto di Tunaman rientra nel programma della direzione artistica di Tiz di Tiziano Di Cara, per questo evento in collaborazione con l’Art Project del B&B Stupor Mundi di Danilo Alongi. 


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