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Giù il sipario per Palermo Classica, Primavera Shima chiude la nuova stagione musicale

Con la pianista australiana e social addicted Primavera Shima si chiuderà domenica prossima - 7 aprile, alle 19 all’ex oratorio di San Mattia ai Crociferi - il cartellone invernale di Palermo Classica. Ma sarà una pausa soltanto di pochi mesi, visto che il direttore artistico Girolamo Salerno sta già lavorando alla rassegna estiva nell’atrio della GAM, la Galleria d’Arte Moderna: via il 27 luglio con il gradito ritorno del grande pianista Ivo Pogorelich che con l’orchestra di Palermo Classica eseguirà  il “Concerto per pianoforte e orchestra n.2 in do minore, Op. 18” di Rachmaninov.

Ed eccoci a Primavera Shima che tre anni fa è stata la pianista più eseguita della rassegna, ed è già ritornata altre due volte, spesso inaugurando o chiudendo la stagione: prima virtuosa donna ad aggiudicarsi lo “Sterndale Bennett Prize and Scholarship“ della londinese Royal Academy of Music, Primavera - passaporto australiano, madre spagnola, padre giapponese, studi negli Stati Uniti, abita a Parigi - è anche una star social: complice la bellezza e la grazia, ha conquistato il web con le sue interpretazioni soprattutto di Prokof’ev; il video dell’Etude Op. 2 N. 1 ha ottenuto quasi 20.000 visualizzazioni su YouTube. 

Per questo concerto di domenica, Primavera Shima ha scelto pagine virtuosistiche che hanno reso Tchaikovsky, Liszt e Rachmaninov protagonisti del romanticismo ottocentesco. Si va dalla profondità malinconica e decadente delle “Variazioni sul tema della Follia” di Rachmaninov, melodia popolare portoghese, resa nota dalle numerose rielaborazioni di Lully, Corelli e Liszt. All’esposizione iniziale del tema, Rachmaninov fa seguire venti variazioni più una breve coda che ripresenta l'idea di partenza. Segue la “Sonata n. 2 in Si minore” che manifesta il carattere stesso e le emozioni di Liszt;. Composto nel 1886, “Dunka” è il canto popolare slavo che Tchaikovsky mette in musica partendo dalla scena rustica di un villaggio russo, Dumka appunto. Infine, l’opposizione tra l’amore sacro e profano e il senso infinito di Wagner esplodono nell’appassionata versione per pianoforte dell”’Ouverture del Tannhauser” di Liszt. Biglietto: 14,50 euro.


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