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Un pianista tra Čajkovskij e Beethoven: il concerto di Olli Mustonen al teatro Politeama

Venerdì 14 e sabato 15 aprile, al Politeama Garibaldi, il musicista finnico Olli Mustonen è il protagonista del concerto e, in veste di direttore, presenterà la sua "Triptyykki per orchestra d'archi", cui seguiranno il Concerto n.2 in si bemolle maggiore op. 19 per pianoforte e orchestra di Ludwig van Beethoven e La Sinfonia n. 4 in fa minore, op. 36 di Pëtr Il'ič Čajkovskij. 

Il pianista finnico Olli Mustonen è il protagonista del concerto di venerdì 14 aprile (ore 20.30) e sabato 15 aprile (17.30) al Politeama Garibaldi, dove sarà anche direttore dell'Orchestra Sinfonica Siciliana. Il programma si apre con una composizione di Mustonen, Triptyykki per orchestra d'archi, cui seguiranno Il Concerto n.2 in si bemolle maggiore op. 19 per pianoforte e orchestra di Ludwig van Beethoven e La Sinfonia n. 4 in fa minore, op. 36 di Pëtr Il'ič Čajkovskij.  Il pianista e direttore d'orchestra Mustonen ha affascinato il pubblico per la tecnica strepitosa e per la sua genialità d'interprete; come direttore ha fondato la Helsinki Festival Orchestra e si è esibito con le principali orchestre internazionali, tra cui Berliner Philharmoniker, Chicago Symphony, Cleveland Orchestra, DSO Berlin, London Philharmonic, New York Philharmonic, Philadelphia Orchestra, Concertgebouw Amsterdam e Mariinsky Theatre.

Triptyykki per orchestra d'archi. Mustonen ha originariamente composto Triptyykki ("Trittico"), per tre violoncelli a cappella, nel 2014, su commissione di Sam Steppel, fisico di origini uzbeke ma formatosi in Canada, in memoria della moglie Barbara, violoncellista dilettante, scomparsa nel giugno del 2006. Su richiesta della Helsinki Junior Strings Orchestra, un anno dopo il brano è stato trascritto per orchestra d'archi, in vista delle celebrazioni per il cinquantesimo anniversario della fondazione dell'East Helsinki Music Institute. Trittico è diviso in tre movimenti dal carattere estremamente differenziato. Misterioso, caratterizzato da sonorità arcane, Furioso, è pervaso da una forza ritmica primordiale di energia dirompente e Ad astra, si apre con le movenze di una severa passacaglia, irta di aspre dissonanze, che si risolvono sfociando in un finale dai toni estatici e danzanti.

Il Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 di Ludwig van Beethoven. Composto tra il 1787 e il 1789, si segnala tra i migliori componimenti per pianoforte. Beethoven ne realizzò una prima stesura tra il 1794 e il 1795 e fu eseguito per la prima volta il 29 marzo del 1795 al Burgtheater di Vienna con Antonio Salieri alla direzione  d'orchestra e Beethoven al pianoforte. Il Concerto subì una prima rielaborazione e venne presentato a Praga nel 1798, per poi subire un altro perfezionamento  nel 1801. E' suddiviso nei seguenti movimenti: Allegro con brio; Adagio; Molto allegro.

La Sinfonia n. 4 in fa minore, op. 36 di Pëtr Il'ič Čajkovskij.  La Sinfonia fu composta tra il 1876 ed il 1878 e debuttò a Mosca, alla Società Musicale Russa, il 22 febbraio del 1878, diretta da Nicolaj Rubinstein. E' dedicata all'amica Nadejda von Meck , vedova di un ingegnere arricchitosi con le realizzazioni di reti ferroviarie, che ebbe una discreta eredità, amministrata con saggezza. La sinfonia si divide in quattro movimenti della durata complessiva di quaranta minuti: Andante sostenuto - Moderato con anima;  Andantino in modo di canzona; Scherzo. Pizzicato ostinato; Allegro con fuoco. Ebbe a dire Čajkovskij nella sua descrizione alla baronessa von Meck, riferendosi all'ultimo movimento, che descrive una gioiosa festa popolare: "Quando non trovate in voi la felicità, guardate gli altri, andate in mezzo al popolo, guardate come la gente si diverte, come si concede alla sua gioia! Il quarto tempo è il quadro di una festa popolare... Appena avete dimenticato voi stessa, appare instancabilmente il fato... Ma in fondo la vita è bella...!".


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