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Good Falafel in concerto Bolazzi, lunedì sera tra cocktail e buona musica

Lunedì 1 aprile i Good Falafel si esibiranno live al Bolazzi di Palermo (Piazzetta Francesco Bagnasco, 1 – dalle ore 21:30 - ingresso gratuito) e presenteranno i brani di “You On The Other Hand” (Yotoh) (etichetta Pistacho Records e Qanat Records distribuzione Good Fellas), titolo del primo Lp dei Good Falafel (dopo l'omonimo Ep uscito nel 2014), uscito il 4 dicembre in digital download. Il disco è stato anticipato dal video di “Hide”, diretto da Antonio Cusimano (3112HTM) e disponibile su Youtube: “in un tranquillo pomeriggio d'estate la fantasia prende forma sfuggendo dalla carta per dare vita a desideri e sogni nascosti ma così tanto luminosi da poterli finalmente toccare”.

“L'amore disperato, l'amore immaginato, l'amore ricambiato”: questi sono alcuni dei temi da cui trae forza “You On The Other Hand” (Yotoh), album dalla natura romantica che a tratti assume tinte più oscure, immerso in atmosfere sognanti e materiche a un tempo, otto tracce che restano in equilibrio tra astrazione elettronica e tangibilità pop. 

Il disco apre con i desideri e i sogni nascosti di “Hide”, da cui è estratto il video; il secondo brano è “City lights”, che racconta di come le strade ostili di una città divorino le anime più pure. Poi l’amore che finisce rappresentato in “Wrong on you” e “Let's isolate!”, un viaggio intergalattico di un alieno e di un’umana, l’amore tra i due, metafora di come l'impossibile possa diventare possibile. La quinta traccia è “Moonlight”, una danza d'amore tra la donna e la natura, un momento intimo nel quale abbandonare ogni protezione che la vita impone per lasciarsi cullare in un fiume di acqua, terra e stelle.

L’amore tormentato di “Song of two dead lovers”, i ricordi in “Sunrise” e la finzione che prende il posto della realtà in “Salted lake”, chiudono il primo Lp del trio palermitano formato da Laura Messina, Vincenzo Schillaci e Sergio Schifano. Le influenze dei Good Falafel spaziano dalla new wave al sinthpop degli anni 80 fino alla electronic music dei nostri giorni, con grande interesse per le sonorità nord Europee e una attenzione spiccatamente mediterranea alla melodia.


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