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L'interprete più amata di sempre al Teatro di Verdura, Fiorella Mannoia in concerto

Domenica 27 agosto, alle ore 21 al Teatro di Verdura, Fiorella Mannoia porterà sul palco all'aperto il suo ultimo tour. 

Dopo il successo della prima parte di “Combattente il Tour”, che lo scorso dicembre ha fatto registrare un sold out dopo l’altro, continua ad arricchirsi di nuove date il calendario degli appuntamenti live del 2017 di Fiorella Mannoia. L’artista tornerà con doppie e triple repliche nei teatri di tutta Italia e a grande richiesta in estate sarà protagonista nelle arene, nelle piazze e nei festival di tutta la penisola.

Nata a Roma nel 1954 ma trasferitasi a Milano da molti anni, Fiorella Mannoia segui un percorso di successi che, dalla metà degli anni Ottanta, l'ha consacrata come la voce e il controcanto femminile della canzone d'autore italiana. La Mannoia esordisce nel 1968 a Castrocaro, dove interpreta "Un bimbo sul leone", brano di Adriano Celentano. Contemporaneamente inizia ad incidere i primi 45 giri.

Nel 1972 nasce l'importante sodalizio col musicista Memmo Foresi, che affianca Fiorella nel duo "Mannoia, Foresi & co.". Dopo questa esperienza a due, che ha portato anche alla realizzazione di un omonimo LP, la prima volta di Fiorella a Sanremo, nell'anno 1981 con "Caffè nero bollente", segna il suo primo incontro col grande pubblico. Ma il primo importante risultato ottenuto da Fiorella risale al 1984, quando la cantante presenta, con cadenza settimanale, uno dei suoi brani all'interno dei nove mesi di programmazione della trasmissione televisiva "Premiatissima".

Il pubblico da casa la sceglie nei voti portandola in testa alle graduatorie a dispetto di colleghe anche più famose. In questa occasione Fiorella Mannoia sceglie il suo repertorio più caro, fatto di canzoni d'autore come "Margherita" di Cocciante, "Il pescatore" di De Andrè e altri brani celebri di Lauzi, De Gregori, Dalla e Baglioni. Poi, al Festival di Sanremo del 1984, arriva la svolta. In concorso con "Come si cambia", Fiorella si accorge che le cose si fanno serie e che la sua vocazione è quella di toccare la corda delle emozioni.

Lavorando su questa strada la Mannoia approda, alla fine, al Festival di Sanremo del 1987, che segna il suo definitivo approdo ad una credibilità artistica di peso. "Quello che le donne non dicono", scritto per lei da Enrico Ruggeri, vince, quell'anno, il Premio della Critica, bissato nella seguente edizione sanremese con il brano "Le notti di maggio" di Ivano Fossati. A questo punto è chiaro a Fiorella il percorso da seguire e così esce l'LP Canzoni per parlare, che vede le firme di prestigiosi autori della musica italiana, come Ruggeri, Fossati, Ron, Cocciante e Piero Fabrizi. Il disco raggiunge grande successo di vendite, mettendo finalmente d'accordo critica e pubblico. Con questo album Fiorella si aggiudica la prima Targa Tenco della sua carriera.

La seconda, però, non tarda ad arrivare con il suo successivo lavoro discografico, Di Terra e di Vento, l'album che segna la raggiunta maturità artistica della Mannoia. Alle firme precedenti si aggiunge, ora, anche quella di Francesco De Gregori, coronando un sogno accarezzato da tempo da Fiorella. Dall'album seguente, I Treni a Vapore, del 1992, Nanni Moretti sceglierà per la colonna sonora del suo film "Caro Diario" la canzone "Inevitabilmente".

Altro punto di svolta nella carriera della Mannoia è l'album Belle Speranze, del 1997. Qui Fiorella non si rivolge più alle grandi firme della musica italiana ma tenta una strada nuova: la ricerca di un linguaggio diverso la porta, così, a collaborare con Daniele Silvestri, Avion Travel, Gianmaria Testa e Rosso Maltese. Successivamente anche alla Mannoia, come a tutti gli artisti prima o poi, viene il desiderio di congelare un momento speciale vissuto sul palco con i suoi fan, e nasce così Certe Piccole Voci, un disco live che regala a tutti un vero gioiello: l'interpretazione di "Sally" di Vasco Rossi, che sorprende tutti e perfino il suo autore.

Con Certe Piccole Voci la Mannoia si aggiudica la terza Targa Tenco come migliore interprete femminile. Nel febbraio 2000 la Mannoia partecipa come superospite a Sanremo; nel febbraio 2001 esce FRAGILE, album misto di cover e inediti, contenente canzoni di Fabrizio De André, Paolo Conte, Ivano Fossati, Francesco De Gregori e Piero Fabrizi. Dopo un tour nel 2002 con gli illustri colleghi Pino Daniele, Ron e Francesco De Gregori, la Mannoia torna ad esibirsi da sola nel 2003: segue nel gennaio 2004 Concerti, disco dal vivo e, a fine 2005, un DVD dal vivo più libro, “Live in Roma 2005”.

Da quel momento Fiorella si dedica a un ambizioso progetto che le stava a cuore da anni: un omaggio alla grande musica brasiliana in cui coinvolge, oltre agli amici Chico Buarque e Caetano Veloso, tutto il gotha della scena musicale locale (Jorge Benjor, Milton Nascimento, Carlinhos Brown) e le nuove leve della canzone d’autore (Chico Cèsar, Lenine, Adriana Calcanhotto), chiamati a duettare con lei su un repertorio di canzoni più o meno celebri: registrando in Italia ma anche a Rio e a Salvador de Bahia, la Mannoia si cimenta nell’occasione anche in portoghese, lingua che studia e pratica da qualche anno.

Al disco, intitolato Onda Tropicale, segue una lunga tournée teatrale che prende il via il 20 gennaio 2007 da Cremona. Nel 2008 arriva Il Movimento del Dare, disco di inediti con brani firmati da Fossati, Tiziano Ferro, Battiato e Jovanotti, seguito nel 2009 da Ho imparato a sognare. Sempre nel 2009 partecipa al megaconcerto a San Siro per raccogliere fondi in favore della popolazione abruzzese colpita dal terremoto del 6 aprile 2009.

L'iniziativa benefica intitolata “Amiche per l'Abruzzo” vede la partecipazione di 90 cantanti femminili della musica italiana. A giugno 2010 esce il dvd dell’evento dedicato all’Abruzzo, prodotto dall’associazione no profit Madraxa fondata dalla Pausini, Gianna Nannini, Fiorella Mannoia, Elisa, Giorgia. Pochi mesi dopo esce Il tempo e l'armonia, disco dal vivo registrato a maggio al Teatro Filarmonico di Verona. 


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