Economia

"Negozi chiusi nei giorni festivi", la proposta dell'assessore Turano

Presentato un emendamento alla Finanziaria ma solo per il primo gennaio, Pasqua, 25 aprile, primo maggio e 2 giugno. Filcams: "Bene, ma si apra tavolo di confronto. Avremmo preferito che l’assessore avesse condiviso direttamente con noi le sue posizioni"

Negozi chiusi il primo gennaio, a Pasqua, il 25 aprile, il primo maggio e il 2 giugno non per scelta, ma per legge. E' quanto prevede un emendamento alla Finanziaria presentato dall’assessore regionale alle Attività produttive Girolamo Turano.

“Apprendiamo favorevolmente dalla stampa che l’assessore concorda con i sindacati in merito al diritto del lavoratore a poter trascorrere una giornata di festa in famiglia, oltre al dato di fatto che, molto spesso, le aperture festive non hanno prodotto né aumento dei consumi e,
quindi, del fatturato – commenta Salvo Leonardi, segretario generale Filcams Cgil Sicilia – . Avremmo preferito, però, che l’assessore avesse condiviso direttamente con noi le sue posizioni, attraverso un tavolo di confronto fattivo e produttivo. Riteniamo, infatti, che l’essere una regione a statuto autonomo, con i corretti passaggi normativi e istituzionali, consenta di potere intervenire sulle liberalizzazioni".

Da anni, la Filcams Cgil chiede "una regolamentazione delle aperture domenicali e festive", sottolineando, in particolare," il rispetto per le festività principali, sia religiose che laiche. Una richiesta avanzata a gran voce, soprattutto, dopo la liberalizzazione delle aperture, che ha privato del proprio tempo libero i lavoratori della grande distribuzione, in maggioranza donne. Per tale ragione, nelle more di conoscere l’esito dell’emendamento, resta confermato lo sciopero già proclamato anche per le prossime festività del 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno".

“Il prossimo passo – prosegue Leonardi – sarà quello di chiedere, anche a questo governo regionale, l’apertura di un tavolo con le parti sociali che porti a una legge regionale sul commercio".


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