Economia

Vertice della Cub-Sicilia a Palermo: "Stop al precariato, chiesto incontro al Governo"

Presto un sitin davanti all’assessorato alla Funzione Pubblica a sostegno della vertenza dei precari del pubblico impiego

Le Federazioni Flaica Cub - Cub Pi - Cub Trasporti - Cub Sur, riunite presso la sede del capoluogo siciliano, con la partecipazione delle strutture dell’Isola e alla presenza di Marcelo Amendola, portavoce nazionale della Confederazioni unitaria di base, hanno dato corso alla ristrutturazione della Cub-Sicilia. L’organizzazione - a livello regionale - si è posta l’obiettivo di intraprendere tutte le iniziative di lotta necessarie per rilanciare la vertenzialità sindacale, volte – in primo luogo - a garantire le conquiste dei lavoratori e ad estendere le tutele anche nei rapporti contrattuali regolati dal Job Act, ovvero quelle nuove forme del mercato della forza-lavoro che legittimano autoritariamente il comando dell’impresa sui lavoratori. Forme contro le quali la Cub – sul piano nazionale - ha già preso posizione con varie manifestazioni. “Bisogna superare –affermano alla Cub Sicilia - la drammatica piaga del precariato e, al tempo stesso, creare nuovi meccanismi di partecipazione democratica dei lavoratori”. Dall’incontro palermitano la Cub -Sicilia ha individuato, come azione non più procrastinabile, un intervento urgente sulla annosa questione del precariato. Nella fattispecie sottolineano: “Abbiamo già chiesto un incontro al Governo Regionale sulla questione specifica per riaprire il confronto”. Inoltre fanno sapere che a breve “sarà indetto un sit-in davanti l’assessorato regionale alla Funzione Pubblica a sostegno della vertenza dei precari del pubblico impiego, una vicenda di sfruttamento scandaloso che si trascina ormai da moltissimi anni senza alcuna volontà di risoluzione”. Infine la Cub-Sicilia ha manifestato l’impegno diretto nel sostenere con forza la campagna Rsu del 17-18-19 aprile 2018, “campagna che vedrà impegnati migliaia di lavoratori del pubblico impiego, dalla scuola alla sanità, che rendono servizi essenziali alla collettività”.


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