Economia

Comuni ed ex province in difficoltà finanziarie, sì della Giunta regionale alla proposta per il rinvio dei bilanci

Gli assessori Armao e Zambuto ricorrono a norme di attuazione dello Statuto per risolvere il problema degli enti locali che non riescono ad approvare i bilanci entro il 31 luglio e finiscono in un limbo. Ora il passaggio in commissione Bilancio Ars e alla commissione paritetica

Si ricorre allo Statuto speciale e all'Autonomia per provare a risolvere alcune delle criticità più urgenti di comuni, liberi consorzi e città metropolitane della Sicilia. A cominciare dalle difficoltà nell'approvazione dei bilanci nel termine del 31 luglio: soltanto qualche decina gli enti locali che sono riusciti a rispettare la scadenza, per tutti gli altri un vero e proprio limbo. La giunta regionale, su proposta dell'assessore all'Economia Gaetano Armao, di intesa con l'assessore alle Autonomie locali Marco Zambuto, ha approvato uno schema di norme di attuazione dello Statuto che prevede, tra le altre cose, il differimento al 30 novembre 2021 dell'approvazione dei rendiconti di gestione, dei bilanci di previsione, autorizzando al contempo la proroga dell'esercizio provvisorio.

"Con questo provvedimento - ha commentato l'assessore Gaetano Armao - si evita la paralisi degli enti locali e delle Città metropolitane. Il governo Musumeci continuerà ad affrontare questa delicata situazione al tavolo costituito con il Mef per la rinegoziazione degli accordi Stato - Regione, che dovrà assumere in tempi brevi adeguate determinazioni alle molteplici criticità finanziarie dei comuni, che si sono acuite per il perdurare degli effetti della pandemia, e più volte segnalate dalla Regione, dall'Anci e dalle associazioni di tutela degli enti locali".

"È un segnale importante - ha aggiunto l'assessore Zambuto - nei confronti dei comuni siciliani da parte del governo regionale. Un segnale di attenzione nei confronti dei comuni impegnati a fronteggiare ogni giorno una condizione economica e sociale difficile".

Soddisfazione anche da parte dell'Anci Sicilia. "Attraverso la mobilitazione dei mesi scorsi, che ha coinvolto i sindaci dell’Isola, e la confermata volontà di collaborazione con il governo nazionale e il governo regionale - dice il presidente Leoluca Orlando - l'Anci ha chiesto una specifica attenzione alle criticità economiche, organizzative e finanziarie degli enti locali siciliani. Di fatto, la mancata attuazione delle norme finanziarie nelle forme e nei tempi previsti dallo Statuto e la mancata introduzione di elementi di perequazione, anche a causa dei notevoli ritardi nello sviluppo economico,  rendono la condizione dei territori dell’Isola particolarmente precaria".

"Attendiamo su questo argomento - conclude Orlando - la conferma della posizione già annunciata dal governo nazionale che ha convocato un apposito tavolo tecnico-politico per i comuni siciliani, la cui prima seduta si è svolta lo scorso 3 agosto, con la partecipazione dei ministeri della Finanza e dell’Interno e del governo regionale. Abbiamo, proprio nei giorni scorsi, sollecitato una nuova convocazione del tavolo per proseguire i lavori e parallelamente attendiamo di conoscere, anche in sede di commissione paritetica, la posizione del governo nazionale”.

Lo schema con le norme di attuazione sarà esaminato dalla Commissione Bilancio dell'Ars e, una volta approvato, potrà essere vagliato dalla Commissione paritetica.


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