Economia

Il monito di Confartigianato Palermo: “Escalation di cancellazione iscritti”

In 1.800 imprese hanno chiesto il depennamento. Il presidente Reina: "Dati preoccupanti, così aumentano l'abusivismo. Necessario rimpinguare le casse della Cassa regionale"

Nunzio Reina, presidente di Confartigianato Palermo

Settecento nuove imprese iscritte nel 2011, ma 1800 hanno richiesto la cancellazione. Questi i dati che emergono da un'analisi condotta da Confartigianato Palermo, che calcola anche la cancellazione di 230 artigiani a partire dal 31 dicembre 2011 e la richiesta della stessa da parte di altri ottanta. Una situazione che preoccupa il presidente di Confartigianato Palermo, che vede nel fenomeno il rischio di un ulteriore aumento degli abusivi e quindi, di evasori delle tasse.

"Nella qualità di componente della giunta della Camera di Commercio e di presidente di Confartigianato provinciale - dichiara Nunzio Reina - ritengo questi dati molto allarmanti. Son preoccupanti per la situazione economica della città, perché uno dei motivi principali che spinge un iscritto alla cancellazione è quello di evitare la tassazione. Molti di loro, infatti, preferiscono addirittura chiudere la propria attività e continuare a lavorare in nero: l'accesso al credito è spesso impossibile. Per questo chiedo a tutti i deputati regionali di impegnarsi a rimpinguare le casse della Crias (La Cassa Regionale dell'Artigianato Siciliano) per rispondere alle esigenze del commerciante, perché la crisi riguarda l'intero comparto degli artigiani, per i quali confrontarsi con l'abusivismo e la concorrenza sleale, sta diventando impossibile.


 


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