Cronaca

Vertenza Sispi, sindacati in presidio davanti a Palazzo Comitini: "No ai tagli"

Prosegue la protesta dei lavoratori dopo il nulla di fatto in Consiglio comunale. Fiom e Fim: "Siamo contrari alla decurtazione del 30% dell'integrativo, l'azienda è virtuosa e produce utili"

La sede della Sispi (Foto archivio)

Nuovo presidio per la vertenza Sispi stamattina, martedì 26 marzo. Dopo il nulla di fatto di ieri  e il rinvio a oggi in Consiglio comunale della discussione sul rinnovo del contratto di servizio dell'azienda, Fiom e Fim con le segreterie territoriali e le Rsu tornano a riunirsi davanti Palazzo Comitini, a partire dalle 11.

"Ribadiamo la nostra contrarietà alla decurtazione del 30%, a regime, dell'integrativo previsto nella delibera dal piano di riequilibrio - dicono il segretario generale Fiom Cgil Palermo e Sicilia, Francesco Foti, e il segretario generale Fim Cisl Palermo Trapani, Antonio Nobile, assieme alle Rsu Fiom, Antonio Flaccomio, e Fim, Giuseppe Di Giorgi e Giuseppe Militello - e diciamo no ai tagli ai salari, no al blocco delle assunzioni e delle progressioni di carriera ed economiche".

"Le nostre proposte, che abbiamo presentato alle forze politiche - spiegano - vanno in tutt'altra direzione e sono legate a una azienda virtuosa quale è la Sispi, che produce fatturato, utili e servizi fondamentali, tra i quali la lotta all'evasione fiscale. E poi ci sono i fondi del Pnrr, che portano utili non legati al piano di riequilibrio".

Il suggerimento del sindacato è di applicare le azioni di riequilibrio solo per la parte di fatturato Sispi a carico del bilancio del Comune. "Tutto il resto del fatturato, non incidendo sul bilancio comunale, deve restare libero da restrizioni e vincoli - concludono - Noi chiediamo soluzioni per costruire un integrativo che porti nuovo salario e per dare il via a nuove assunzioni".


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