Cronaca

"Spese e rimborsi illegittimi": tutti prosciolti i 17 sindacalisti del Sadirs 

Erano accusati di appropriazione indebita per circa 600 mila euro. L'avvocato: "La nuova norma riconosce come questi reati meritino di essere accertati solo se vi sia specifica richiesta della presunta parte offesa". Nessuno degli iscritti al sindacato però ha presentato querela

Prosciolti i 17 sindacalisti del Sadirs (il sindacato regionale dei dipendenti della Regione) accusati di appropriazione indebita per circa 600 mila euro. I fatti risalgono al biennio 2011-2012 durante il quale - secondo l'accusa - gli imputati avrebbero fatto delle spese illegittime (cene di gala, ristoranti, telefonini, bollette, libri e giornali) senza rendicontarle. Il processo si chiude però prima dell'inizio del dibattimento perchè nessuna delle presunte parti lese - gli iscritti al sindacato - ha presentato querela. 

“Abbiamo chiesto l’applicazione della nuova norma  - dice l’avvocato Nino Caleca - che riconosce come questi reati meritino di essere accertati solo se vi è specifica richiesta della presunta parte offesa. In questo caso nessuno degli iscritti ha avuto da ridire o da criticare nei confronti dei dirigenti. Nessun motivo per andare avanti”. I sindacalisti erano difesi, oltre che da Nino Caleca, anche da Claudio Alongi, Giuseppe Di Stefano, Rosalba Di Gregorio e Alessandro Samatov.  

“La giustizia - commentano dalla segreteria regionale del Sadirs - fa sempre il suo corso e alla fine trionfa. Dopo anni di attesa, fiduciosa, oggi finalmente la sentenza che rende giustizia al lavoro che abbiamo svolto sempre con passione”. 


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