Cronaca

Tommaso Natale, sequestrata Villa Rossi: sigilli al bene di proprietà del Comune

Le indagini sono state effettuate dalla Procura insieme ai vigili del fuoco, su ordine del gip Angela Gerardi per il grave stato di degrado in cui si trova la struttura: tetti crollati, decori lesionati e stalle diventate un'officina metalmeccanica

foto Igor Petyx

Un altro pezzo di storia posto sotto sigilli. Il gruppo investigativo per la tutela artistica e ambientale della Procura, secondo un provvedimento emesso dal gip Angela Gerardi, ha sequestrato questa mattina Villa Rossi, l'ampio complesso monumentale settecentesco a Tommaso Natale, che fa parte delle residenze aristocratiche della Piana dei Colli. A coordinare l'operazione il procuratore aggiunto Bernardo Petralia e il sostituto Marina Ingoglia. Le indagini sono state effettuate con l'ausilio dei vigili del fuoco. Del bene in sequestro è stata disposta la custodia giudiziale al sindaco Leoluca Orlando. Il luogo, infatti, derivante dall'estinzione della Pia Opera degli Asili Rurali, è dal 1999 di proprietà del Comune.

L'antica struttura, circondata da un terreno di 5 mila metri quadrati, consta di un corpo residenziale con una cappella seicentesca e antiche stalle con mangiatoie, nonché di magazzini agricoli e scuderie. Le indagini hanno permesso di portare alla luce lo stato di degrado e incuria in cui si trova da tempo il bene che oggi rischia di crollare, dal momento che i tetti di copertura e buona parte dei solai hanno già ceduto. Restano al momento visibili dall'esterno lo scalone monumentale e alcune tracce di decori gravemente lesionati. All'ingresso della struttura, inoltre, staziona una sorta di "discarica a cielo aperto", in cui convogliano rifiuti di vario genere e rottami.

La villa fu alla fine del Seicento la residenza di campagna del patrizio Pietro Rossi, maestro giurato di Val di Mazara. Nel secolo successivo appartenne ai Naselli che l'avevano rilevata dai Marchesi Natali. A metà Settecento fu acquistata da Don Giovanni Figà che volle nella cappella una chiesa dedicata a San Ludovico, re di Francia, che divenne una parrocchia della borgata fino al 1826. Oggi, però, si trova in condizioni disastrose.

Una parte della villa a rischio crollo confina, tra l'altro, con uno spazio verde affidato dal Comune alla parrocchia di San Giovanni Battista, che ha designato l'area come parco giochi per bambini e luogo di svago per il quartiere. Le antiche stalle, inoltre, sono state annesse a un capannone industriale totalmente abusivo. Esse, infatti, erano adibite come officina per la lavorazione metalmeccanica. Sequestrata dunque anche l'attività dell'azienda che occupava l'area senza concessione dal Comune. L'ufficio comunale di protezione civile e sicurezza ha prescritto il transennamento dello spazio a rischio e il divieto per la parrocchia di fruire dell'area.


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