Cronaca

Scommesse con importi alterati Scoperta truffa da mezzo milione

Blitz della Finanza in un'agenzia dove il gestore aveva realizzato un sistema capace di dirottare le puntate su un server parallelo a quello dei Monopoli. Giocate da 60 euro venivano registrate come soli 2 euro

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Con un ingegnoso sistema riusciva a dirottare le giocate degli scommettitori su un server parallelo rispetto a quello di Monopoli di Stato, dove in alcuni casi giocate da 60 euro venivano registrate come soli 2 euro. La guardia di finanza ha scoperto a Palermo una truffa di circa 500 mila euro messa a punto da un titolare di agenzie di scommesse in città (guarda il video). L'indagine, portata avanti con l'ausilio di tecnici dei Monopoli di Stato, avrebbe dimostrato che in tre anni l'agenzia ha raccolto scommesse emettendo oltre 42 mila ticket con importi alterati.

L'agente di scommesse è stato denunciato per truffa allo Stato, peculato e falsificazione, alterazione o soppressione del contenuto di comunicazioni informatiche o telematiche. Secondo l'accusa l'uomo avrebbe alterato i dati comunicati ai Monopoli di Stato attraverso il sistema informatico del totalizzatore nazionale. Quindi a fronte della raccolta di oltre 42 mila scommesse - per un importo di più di mezzo milione di euro circa d'incassi - l'indagato sarebbe riuscito a comunicarne ai Monopoli di Stato meno di 80 mila euro, grazie a una sofisticata alterazione del software-interfaccia tra l'agenzia stessa e il totalizzatore nazionale.

Il titolare dell'agenzia, in particolare, aveva ideato e realizzato un sistema che consentiva di “dirottare” le giocate degli scommettitori su un server parallelo rispetto a quello ufficiale dei Monopoli di Stato. Il dispositivo permetteva di registrare nel totalizzatore importi scommessi inferiori a quelli reali: a volte 2 euro a fronte di giocate per 60 euro.
 


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