Piazza Pretoria, malore durante la veglia: muore l'attivista Nicola D'Ippolito
L'uomo, ex docente noto per il suo impegno per i diritti umani, stava prendendo parte a una fiaccolata organizzata per "il superamento dell'omofobia e della transfobia". Si è accasciato mentre si stava dirigendo dalla Chiesa di Casa Professa al Comune
Tragedia ieri sera in piazza Pretoria. Un uomo di 67 anni, Nicola D'Ippolito, ha accusato un malore e si è accasciato al suolo, morendo pochi minuti dopo sotto gli occhi di decine di persone. L'uomo stava partecipando alla fiaccolata "Per il superamento dell’omofobia e della transfobia". I manifestanti si erano radunati all'ingresso di Casa professa ed erano diretti a Palazzo delle Aquile. I presenti, vedendo l'uomo star male, hanno chiamato i soccorsi ma era ormai tardi. Per il medico legale si è trattato di un arresto cardiaco. L'uomo era cardiopatico. Sono intervenuti i carabinieri.
D'Ippolito, ex docente in pensione era un'attivista molto noto nel mondo dell'associazionismo lgbt. Grande infatti era suo impegno nel volontariato e nei diritti umani. Sulla sua pagina Facebook sono decine i messaggi di cordoglio. "Paralizzata da un insieme di emozioni e sentimenti - scrive Giusi -, credo che Dio ti abbia fatto degli ultimi meravigliosi doni e non ti abbia mai abbandonato. Hai amato, vissuto, lottato, regalato a moltissimi speranze e cambiamenti. Uomo di grande cultura, ma soprattutto di gran cuore, proprio quello che stanotte ti ha riportato al Padre". "Addio Nicola! 6 un grande! Avremmo dovuto farci un aperitivo questa settimana - scrive invece Salvatore - ma resterà soltanto un appuntamento rimandato: grazie per i tuoi insegnamenti di vita! "Era parte attiva di questo 'movimento' - dice a PalermoToday Rosy Lo Monaco -, avrebbe dovuto consegnare una lettera su 'pari opportunità e diritti'. Era uno scrittore, un insegnante di vita, una persona splendida che mai dimenticherò".
Una lettera destinata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al presidente del Consiglio Matteo Renzi avrebbe dovuto essere letta in piazza Pretoria, e consegnata al sindaco Leoluca Orlando. E proprio il primo cittadino ha espresso il proprio cordoglio "per l'improvvisa scomparsa di Nicola D'Ippolito, instancabile difensore dei diritti di tutti". "Mi unisco - afferma Orlando - al dolore dei familiari e voglio ricordare il suo grande impegno civile che ha contraddistinto la sua esistenza". Ieri sera è stata consegnata al primo cittadino una lettera aperta, mirata all'approvazione di una legge che tuteli i diritti di tutti e di ciascuno contro ogni forma di omofobia a transfobia.
"Continueremo le sue battaglie - aggiunge Orlando - oggi farò avere al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, seguendo la volontà di D'Ippolito e quella di tutti coloro che hanno partecipato ieri alla fiaccolata, la lettera aperta contro l'omofobia e la transfobia, di cui Nicola era il primo firmatario, e che io ho firmato ieri sera". L'amministrazione comunale ha disposto, inoltre, l'inizio della raccolta firme, sin da oggi, a Palazzo delle Aquile e in tutte le otto circoscrizioni. Questa sera si svolgerà una veglia presso l'abitazione di D'Ippolito.
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