Cronaca

L'omicidio di via Falsomiele, i vicini: "Marito e moglie litigavano spesso"

Parlano i residenti nella palazzina al civico 138, dove abitavano Salvatrice Spataro e Pietro Ferrera, protagonisti della tragedia familiare avvenuta nella notte. Ferrera è stato ucciso a coltellate mentre dormiva e la consorte si è autodenunciata

La polizia in via Falsomiele

"Litigavano spesso. Era un continuo, ma quando ci incontravamo fuori sia lui che lei erano gentili". A parlare sono i vicini di casa di Salvatrice Spataro e Pietro Ferrera, protagonisti della tragedia familiare avvenuta nella notte in via Falsomiele. Ferrera è stato ucciso a coltellate mentre dormiva e la moglie si è autodenunciata confessando l'omicidio.

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Ferrera e la moglie, entrambi di 45 anni, hanno quattro figli. Due, i più grandi, erano in casa al momento del delitto. Gli altri due erano invece da una parente. Lui era ex militare in pensione lavorava in un bar, lei faceva la casalinga.

Sembra che gli altri residenti, nella palazzina al civico 138 di via Falsomiele, fossero spesso testimoni involontari di accese liti. Fino a quella della notte scorsa quando dopo le urla a squarciare il silenzio sono state le sirene. Dell'ambulanza prima e della polizia dopo. Il corpo privo di vita di Ferrera è stato portato nella camera mortuaria dell'ospedale Civico mentre la moglie è stata prelevata dalla polizia e sottoposta a un lungo interrogatorio. Avrebbe detto di avere agito perchè stanca delle liti continue.

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