Cronaca

Vigile ucciso, proseguono gli interrogatori: spunta la pista dell’agguato

Gli inquirenti hanno ascoltato i pregiudicati della zona e i vicini di casa di Mirko Vicari. Oltre alla rapina si ipotizza possa esserci una connessione con l'attività di controllo che svolgeva nei mercati. L'autopsia chiarirà la dinamica dell'omicidio

Mirko Vicari

Proseguono le indagini sull’omicidio di Mirko Vicari, il vigile urbano di 38 anni ucciso ieri pomeriggio in via Scillato. Gli investigatori hanno ascoltato pregiudicati della zona e vicini di casa. Nessuno, però, sembrerebbe aver sentito rumori sospetti o l'esplosione dei colpi. Intanto sarà eseguita nel pomeriggio l'autopsia sul corpo. Dall'esame autoptico gli investigatori aspettano di capire la dinamica dell'omicidio.

Bisogna capire se il colpo sia partito accidentalmente dalla pistola d'ordinanza del vigile durante la colluttazione con i banditi o se, al contrario, i malviventi abbiano impugnato l'arma ed esploso un colpo contro la vittima. (GUARDA IL VIDEO)

Restano aperte anche le indagini sul movente. Detto che la pista privilegiata resta quella della rapina, ciò che colpisce gli inquirenti è che nell'abitazione di Vicari all'apparenza non c'era nulla di particolarmente interessante. Perché mai quindi dei ladri si sarebbero dovuti interessare giusto a quell'appartamento modesto in una zona popolare? L’alternativa potrebbe essere quella dell'agguato, ricondotta anche all'attività del vigile nel controllo dei mercati rionali e degli ambulanti. Ma al momento questa pista resta molto flebile.

 


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