Cronaca

Omicidio Pandolfo, svolta nelle indagini: fermate due persone

I carabinieri hanno hanno eseguito l’ordine di custodia cautelare per Giuseppe Pollicino, 19 anni, e Giuseppe Managò di 36. Il primo ha confessato il delitto scagionando così il minorenne che era stato arrestato nei mesi scorsi

La vittima, Massimo Pandolfo

Svolta nelle indagini dell’omicidio di Massimo Gandolfo, trovato morto col cranio fracassato, il 26 aprile in una discarica di Acqua dei corsari nei pressi del Teatro del Sole. I carabinieri, su richiesta dei sostituti procuratori Geri Ferrara e Diana Russo, hanno eseguito l’ordine di custodia cautelare per Giuseppe Pollicino, 19 anni, e Giuseppe Managò, di 36. E Gli inquirenti starebbero valutando la posizione di un terzo uomo.

Secondo quanto fanno sapere i carabinieri, Pollicino ha confessato il delitto raccontando di avere organizzato l'uccisione di Pandolfo - avvenuta con oltre 30 coltellate ed alcuni colpi di pietra che gli hanno completamente sfigurato il viso - per vendicarsi di un rapporto sessuale violento avuto con lui contro la sua volontà.

Ai due, i militari sono risaliti attraverso un'indagine nel mondo delle rapine e della prostituzione. Per l'omicidio venne arrestato un minorenne che Pollicino ha scagionato.


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