Un catanese innamorato di Palermo: "Macché Bronx, piazza Olivella isola felice"
Andrea Graziano, titolare di Fud, intervistato da PalermoToday risponde al comitato di quartiere, che ha indicato l'area come simbolo di degrado e inciviltà: "Qua nessuno fa sesso all'aperto, l'atmosfera è fantastica e arrivano persone di ogni età"
"Piazza Olivella? E' un'isola felice". Andrea Graziano, il titolare di Fud, la "bottega sicula" che da un anno e mezzo ha aperto i battenti nel cuore del centro storico, intervistato da PalermoToday, non ci sta. E dopo il polverone sollevato dal comitato di quartiere, che ha indicato lo spazio compreso tra le zone Olivella e Monteleone, come nuovo Bronx palermitano ed esempio di inciviltà, spiega il perché della scelta di aprire un locale proprio in quest'area del centro storico. Graziano, imprenditore catanese, 41 anni, puntualizza: "Anche se non sono palermitano conosco bene la realtà della zona, me ne sono innamorato in tempi non sospetti, circa due anni fa, quando realmente era terra di nessuno e l’abusivismo e il degrado la facevano da padrone, ma ho potuto constatare come sia piacevolmente cambiata".
Graziano ha vinto la sua "scommessa futurista". Fud, aperto nell'estate 2015 dopo i successi catanesi con Claudio Bica e Gianluca Cigna due nomi noti della ristorazione palermitana, in poco tempo è riuscito ad affermarsi nel territorio: "Abbiamo creduto fortemente in questa zona, la nostra attività è stata da esempio per molti colleghi ed ha dato speranza a tanti giovani che erano sopraffatti dal disfattismo. In poco tempo abbiamo assunto quasi 40 persone, abbiamo dato nuova verve ad un intera zona che ora si presenta a turisti e palermitani come un isola felice in mezzo a tanto abusivismo, ma è un piccolo passo per far partire la macchina della riqualificazione".
L'imprenditore etneo spiega che i "capi d'accusa" mossi dal comitato di quartiere non riguardano la zona dell'Olivella: "Qua nessuno sbraita, nessuno vomita o si prende a botte, né tantomeno fa sesso all’aperto. E' vero, in altre zone limitrofe ci sono dei locali che magari non rispettano le regole e creano disordini, ma non si può fare di tutta l’erba un fascio. Piazza Olivella è un'isola felice. A mio avviso - chiude Graziano - il bello ed il buono sono quegli ingredienti che fanno la differenza, mi rivolgo a quei “sedicenti” ristoratori che non fanno altro che lamentarsi e cercare di contrastare la concorrenza cercando di danneggiare gli altri senza invece curarsi di migliorare la qualità dei cibi, del servizio o della pulizia e delle condizioni igieniche del proprio locale, solo così si batte la crisi con la qualità e non lamentandosi".
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