Cronaca

Concerto trionfale e incontro con i giovani musicisti per il pianista Maurizio Pollini

Sul palcoscenico del Teatro Massimo un centinaio di ospiti, residenti allo Zen e all’Albergheria. In palco reale, tra le autorità presenti, anche il palermitano Alessandro Pajno, presidente del Consiglio di Stato

Maurizio Pollini © Rosellina Garbo

Sabato sera il concerto sold out al Teatro Massimo con il pubblico in tripudio, gli applausi interminabili, i due bis, la standing ovation. Ieri l’incontro emozionante con gli studenti del conservatorio Bellini sulla musica intesa come ragione di vita e tensione verso l’assoluto. Si è conclusa così la due giorni a Palermo di Maurizio Pollini, il pianista la cui storia di uomo e di artista è riconosciuta in tutto il mondo, applaudita dal pubblico e dalla critica di ogni latitudine e di più generazione.

Il concerto, organizzato in collaborazione con gli Amici della Musica, è stato tutto dedicato a Fryderyk Chopin, tra notturni, ballate, mazurche, sonate: un viaggio intorno al grande compositore polacco di cui Pollini è considerato uno dei massimi interpreti viventi. Vicino a lui, sul palcoscenico del Teatro Massimo, un centinaio di ospiti di due quartieri disagiati di Palermo: lo Zen e l’Albergheria. In palco reale, tra le autorità presenti, anche il palermitano Alessandro Pajno, presidente del Consiglio di Stato.

“Abbiamo avuto il piacere di avere qui Maurizio Pollini – dice Leoluca Orlando, sindaco e presidente della Fondazione Teatro Massimo - e grazie alla sua presenza prestigiosissima, anche il palermitano Alessandro Pajno e sul palcoscenico tanti palermitani dell’Albergheria e dello Zen. È la conferma che anche grazie al Teatro Massimo – pure questa volta strapieno di palermitani e di turisti – si rivela il volto di una città con un volto culturale e in cammino, e che lo Zen come l’Albergheria sono Palermo, una città Capitale della cultura”.

“Oltre che uno straordinario concerto – aggiunge Francesco Giambrone, sovrintendente del Teatro Massimo - è stato un progetto più complesso di incontro con la città, segnato in particolare dal rinnovarsi della collaborazione tra istituzioni musicali come gli Amici della Musica e il Conservatorio, e dalla grande opportunità di crescita rappresentata dall’incontro con i giovani musicisti”.


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