Cronaca

"Strangolato con un cavo elettrico": Mario Biondo, per l'antropologo è stato suicidio simulato

Il clamoroso risultato emerso dal test dell’antropologo forense Maurizio Cusimano: il palermitano morto a Madrid nel 2013 potrebbe essere stato tramortito con un colpo alla testa e poi strangolato mentre era privo di sensi

La ricostruzione della morte di Mario Biondo

"Il solco sul collo di Mario Biondo era compatibile con un cavo elettrico non con la pashmina": è il clamoroso risultato del test dell’antropologo forense Maurizio Cusimano. Vacilla così la tesi del suicidio. Gli inquirenti spagnoli riaprono le indagini sul cameramen trovato morto a Madrid il 30 maggio 2013, appeso a una libreria in casa della moglie Raquel Silva, conduttrice tv spagnola.

L’uomo stando alle prime indagini si sarebbe tolto la vita suicidandosi nel suo appartamento di Madrid. Una tesi a cui i genitori di Mario non hanno mai creduto. A distanza di cinque anni dalla morte del cameraman, un giudice ha deciso di riaprire il caso di Mario Biondo. Il tutto è successo dopo che i genitori di Mario hanno deciso di presentare una denuncia penale nei confronti del medico legale.

A Chi l'ha visto è stata analizzata la scena del delitto. "Mario Biondo quella notte a Madrid", si chiama così lo speciale andato in onda, ha messo a fuoco cosa hanno scoperto i medici legali. Secondo i consulenti della famiglia Biondo è stato un chiaro suicidio simulato. Nessun gioco autoerotico, insomma. Mario è stato appeso lì dopo la morte. "La pashmina poggiava in uno spazio compreso tra il mento e il collo e non c'era un altro nodo dietro, insomma con quel tipo di appoggio non avrebbe potuto creare un suicidio", ha spiegato l’antropologo forense Maurizio Cusimano.

(Guarda il video da 01.19'.27'')

Secondo una simulazione fatta al computer con quel tipo di appoggio il palermitano sarebbe caduto all'indietro. Infatti la stessa casa produttrice della libreria parla di un peso massimo per scaffale di 40 chili mentre Mario Biondo pesava 80 chili. Come è visibile dalle immagini gli oggetti sugli scaffali e l'ordine della libreria non si sono spostati di un millimetro. Il professor Cusimano ha riprodotto in laboratorio il segno che avrebbe dovuto lasciare una pashmina in quelle condizioni ed è arrivato alla conclusione che il palermitano sarebbe stato invece soffocato con un cavo. "Il solco sul collo di Mario Biondo è compatibile con un cavo elettrico, non con la pashmina", dice Cusimano. Insomma Biondo - che non presentava segni di reazione per esempio sulle braccia - secondo i consulenti della famiglia Biondo potrebbe essere stato tramortito con un colpo alla testa e poi strangolato mentre era privo di sensi.

Per la mamma di Mario Biondo, la signora Santina D'Alessandro, non ci sono mai stati dubbi: "Mio figlio è stato ammazzato e non mi darò pace fino a quando gli assassini di Mario non saranno in carcere":


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