Cronaca

Apocalisse a Cefalù, fiamme al Club Med: pub distrutti e turisti in fuga

Una valanga di roghi, con lingue di fuoco che hanno macinato velocemente metri su metri. Più di dieci chilometri di costa, minacciati alberghi e abitazioni

Incendio al Club Med

"E' un inferno". Fiamme alte, aria irrespirabile, enormi colonne di fumo e centinaia di turisti evacuati. L'apocalisse del fuoco non dà tregua a Cefalù. Persone come formiche impazzite in costume da bagno verso il mare, per molti unica via di fuga. "E' uno scenario infernale", dice il sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina. Il paese, raggiungibile solo dalla Statale 113, brucia da questa notte e la situazione si aggrava con il passare delle ore. Il fuoco è arrivato sul lungomare, ha raggiunto buona parte della costa per poi "aggredire" due pub: il Maljk e le Vele. Le fiamme hanno anche raggiunto l'ex ClubMed, lo storico villaggio vacanze di lusso, per il quale è stato da poco annunciato un piano di investimento di 75 milioni di euro per un nuovo villaggio. A fuoco anche zona Sant'Agata.

DRAMMA MAZZAFORNO - Una valanga di roghi, con lingue di fuoco che hanno macinato velocemente metri su metri. Più di dieci chilometri, abitazioni e alberghi minacciati dagli incendi. Le fiamme, alimentate dal forte vento di scirocco, sono partite da Lascari e sono arrivate fino alle spalle dell’Hotel Costa Verde, che è stato poi evacuato, e Capo Playa. Situazione critica a Mazzaforno. E il rischio è che le fiamme possano inghiottire anche il centro abitato. I roghi minacciano infatti anche l’Hotel Santa Lucia, all’ingresso del paese. Sospese le attività ambulatoriali e i ricoveri programmati al Giglio. Garantite solo le urgenze e la attività di pronto soccorso dove sono stati dimessi i pazienti che potevano andare a casa.

ADDIO ACQUA - La polizia segue la pista dolosa, come ha suggerito il presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta. E adesso scarseggia anche l’acqua potabile scarseggia. Il sindaco Lapunzina ha diffuso una nota nella quale ha informato i cittadini che vista la mancanza di acqua nei serbatoi comunali a causa dei violenti incendi, e della interruzione di energia elettrica all'impianto, ha provveduto ad aprire il by pass che immette acqua greggia nelle vasche di accumulo. "L’acqua che esce dai rubinetti non può essere bevuta o usata a fini alimentari", ha spiegato il sindaco.

CROCETTA: "ATTO CRIMINALE" - Per Rosario Crocetta dietro i roghi potrebbe esserci un'origine criminale: "Non è casuale che questo drammatico scenario sia esploso alla vigilia della partenza del piano antincendio varato dalla Regione e quando era previsto lo scirocco. E' chiaramente un atto criminale", ha detto il governatore.


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