Cronaca

Gesip, cassa integrazione e assegni familiari fino a dicembre

Orlando: "Abbiamo ottenuto garanzia per ammortizzatori sociali in deroga: 970 euro al mese". Ma i sindacati nicchiano, La Torre (Uiltucs): "Serve un piano complessivo"

Cassa integrazione per ogni lavoratore Gesip fino a dicembre, e a gennaio tutti al lavoro nella nuova società consortile. Si apre dunque uno spiraglio per i 1.805 dipendenti della Gesip, senza lavoro e stipendio dal primo settembre. "Abbiamo ottenuto garanzia per ammortizzatori sociali in deroga: 970 euro al mese fino a dicembre più gli assegni familiari", dice il sindaco Leoluca Orlando, che nel pomeriggio ha incontrato a Palazzo delle Aquile i sindacati. La proposta di Orlando arriva dopo l’incontro avuto ieri a Roma dall'assessore al Bilancio Luciano Abbonato,  con i responsabili del Ministero del Lavoro.

"Entro la fine di novembre - dice Orlando in una nota - prevediamo anche  di presentare un piano di utilizzo del 1.800 lavoratori. Abbiamo evitato con il nostro lavoro scrupoloso e quotidiano il licenziamento dei lavoratori della Gesip, dando una risposta legale, dignitosa e decorosa alla situazione di questi lavoratori, messi dentro un 'trappolone' che abbiamo ereditato dal Consiglio dei Ministri lo scorso maggio. Ringrazio - ha proseguito il sindaco di Palermo - i lavoratori della Gesip che hanno compreso il nostro lavoro, anche se in qualche occasione hanno sbagliato non avendo rispetto della città e delle Forze dell'Ordine. Considero tutto questo un enorme risultato, perché fino a ieri non c'erano grandi risorse finanziarie e la cassa integrazione sembrava destinata a poco meno della metà dei lavoratori Gesip e oggi, invece, abbiamo messo in sicurezza 1.800 famiglie palermitane".

Proposta, la cui unica alternativa sembra quella del licenziamento, che però non viene accolta favorevolmente da alcune sigle sindacali: "Nell'incontro di oggi su Gesip con i sindacati – afferma Pietro La Torre, segretario della Uiltucs Sicilia - il sindaco Orlando propone l'utilizzo di ammortizzatori e segnatamente la cassa integrazione in deroga, mentre non si hanno notizie sul piano”. E aggiunge: "Vedo confermato  che questi mesi attività del sindaco non hanno prodotto i risultati auspicati. La cig in deroga - prosegue - non è accettabile al di fuori di un quadro di prospettiva certo, sulla riorganizzazione delle partecipate e sui tempi di riavvio dei dipendenti".

"La cig in deroga - aggiunge il sindacalista - per poter essere effettivamente e tempestivamente erogata ha bisogno di una specifico accordo ministeriale che superi l'attuale meccanismo regionale che non ha le risorse necessarie, oltre al fatto che i tempi non compatibili con l'emergenza. Ribadiamo quanto detto in questi mesi - conclude La Torre - ovvero che venga presentato alle organizzazioni sindacali un piano complessivo in assenza del quale non si potrà dare certamente l'assenso allo strumento proposto, preludio del licenziamento".


 


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