Cronaca

Emergenza casa, il Sunia scrive a Lagalla: "Confronto mai avviato a 183 giorni dalla sua proclamazione"

Il sindacato degli inquilini: "Tante tematiche non più derogabili: le oltre 8 mila famiglie di una graduatoria case popolari non più attuale, le 2.500 famiglie iscritte nella graduatoria per l’emergenza abitativa, le decine e decine di famiglie alle quali viene tolta la serenità con gli insistenti preavvisi di sfratti e sgomberi"

Zaher Darwish, segretario del Sunia Palermo

Lettera aperta del Sunia Palermo al sindaco Roberto Lagalla per richiamare l’attenzione sulle problematiche abitative. Il sindacato degli inquilini rinnova la sua offerta di collaborazione e annota che sono passati 183 giorni dalla proclamazione del primo cittadino e il sindaco, malgrado diverse richieste di collaborazione inoltrate, sin dal giorno della sua elezione, “non ha sentito l’esigenza di avviare questo confronto”.        

E nel frattempo l’emergenza casa si aggrava. Il Sunia, in questi mesi, ha avviato un’interlocuzione con l’assessora all'Emergenza abitativa Antonella Tirrito. Ma il confronto non è mai partito con gli altri assessori che detengono le deleghe del settore. "Hanno tenuto lo stesso atteggiamento del sindaco", scrive il segretario del Sunia Palermo Zaher Darwish .        

"E tra l’altro, non ci sembra di intravedere nelle attività svolte accenni a una visione sulla questione abitativa, nonostante la gravità di molti casi sicuramente a conoscenza del sindaco e della giunta – aggiunge nella lettera al sindaco Darwish –. Rivolgiamo la nostra sollecitazione consapevoli dell’urgenza di tante tematiche, non più derogabili. La nostra disponibilità al confronto riguarda  la situazione delle oltre 8 mila famiglie di una graduatoria case popolari non più attuale, le 2.500 famiglie iscritte nella graduatoria per l’emergenza abitativa, le decine e decine di famiglie alle quali viene tolta la serenità con gli insistenti preavvisi di sfratti e sgomberi".

"E ancora – aggiunge Darwish - vogliamo porre la vostra attenzione sulle centinaia di famiglie fantasma che attendono il riconoscimento della residenza anagrafica, senza la quale perdono diritti garantiti e sullo sblocco degli affitti per i precari, attraverso un fondo di garanzia nelle banche, per tutelare i proprietari dalle eventuali insolvenze all’affitto. Con questa lettera vogliamo riconfermare la richiesta di un confronto costruttivo per dare risposte serie alla città e ai cittadini".   


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