Cronaca

Dissequestrati beni a nipote di Vernengo: “Non sono della mafia”

Un distributore di carburante di via Sciuti, veicoli e disponibilità finanziarie sono state restituite a Giovanni perché non ci sarebbe nessun legame con l’attività dello zio Ruggero, noto uomo d’onore di Santa Maria di Gesù condannato a 7 anni

Ruggero Vernengo

La prima sezione della Corte d’Appello ha disposto il dissequestro e la restituzione di tutti i beni a Giovanni Vernengo, 22 anni, perché nulla avrebbero a che fare con Cosa nostra. Secondo i giudici non ci sarebbe alcun legame con il noto zio, Ruggero Vernengo di 58 anni, uomo d’onore della famiglia di Santa Maria di Gesù, condannato in via definitiva per mafia a sette anni di reclusione nel 2010.

L’operazione della Finanza venne resa nota lo scorso 6 febbraio. Le fiamme gialle sequestrarono un distributore di carburanti in via Sciuti, veicoli, disponibilità finanziarie per il valore complessivo di oltre 1,5 milioni di euro, ritenuti di provenienza illecita.

La difesa del giovane – si legge sul Giornale di Sicilia - ha però documentato come tutto sia stato acquistato in maniera lecita da Vernengo, senza alcun coinvolgimento dello zio. Il giovane, che non ha mai avuto problemi con la giustizia ed ha iniziato a lavorare già da adolescente, li avrebbe comprati grazie alla sua attività.
 


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