Cronaca

"Patrimonio realizzato coi soldi di furti e rapine alle poste", scatta la confisca da 600 mila euro

Nel mirino i beni di Giuseppe Isaia, già condannato per vari colpi messi a segno tra la città e Agrigento. Passano nelle mani dello Stato tre ville, una macchina e rapporti finanziari

Uno degli immobili confiscati a Giuseppe Isaia

Tre immobili, tra Altavilla Milicia e Trabia, una macchina e rapporti finanziari: un patrimonio dal valore di circa 600 mila euro che ora è stato confiscato - su disposizione della sezione Misure di prevenzione del tribunale - a Giuseppe Isaia, 56 anni, con una sfilza di condanne alle spalle soprattutto per rapine ai danni di uffici postali, messe a segno con la tecnica del buco.

Il provvedimento, proposto dal questore, si basa sugli accertamenti compiuti dalla divisione anticrimine che hanno dimostrato una totale discrepanza tra i redditi dichiarati da Isaia e dalla sua famiglia - appena sufficienti a garantirne il sostentamento - e i beni finiti sotto sequestro già nel 2018.

Isaia è un personaggio ben noto alle forze dell'ordine, finito sotto inchiesta anche per furti, estorsioni, associazione per delinquere finalizzata alla consumazione di rapine ai danni di uffici postali, tra Palermo e il territorio di Agrigento. Secondo i giudici, il patrimonio da circa 600 mila euro ora passato nelle mani dello Stato sarebbe frutto proprio delle attività illecite compiute da Isaia.


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