Cronaca

L'omicidio di mafia a colpi di kalashnikov, 35 anni dopo il ricordo di Cassarà e Antiochia

Appuntamento per giovedì 6 agosto, ore 9, davanti alla stele di marmo di piazza Giovanni Paolo II. Poi la messa nella chiesa del Santissimo Salvatore di corso Vittorio Emanuele

Da sinistra Ninni Cassarà e Roberto Antiochia

Una corona d’alloro e una santa messa per ricordare Ninni Cassarà e Roberto Antiochia. Sono due gli appuntamenti previsti per domani in memoria del vicecapo della Squadra Mobile e dell’agente scelto, due figure simbolo della lotta alla mafia degli anni ‘80 ammazzate con una raffica di colpi esplosi nel 1985 con un kalashnikov in viale Croce Rossa.

I due trovarono la morte a pochi passi dall’abitazione del funzionario di polizia, dove Cassarà era atteso dalla moglie e dai figli. “In quegli anni difficili e scomodi per gli uomini dello Stato - spiegano dalla Questura - Antonino Cassarà rappresentò un naturale e abituale interlocutore per i magistrati impegnati sul fronte dell’antimafia”.

Fu l’interlocutore per eccellenza della polizia “garantendo una sicura e proficua collaborazione agli investigatori del pool, come Giovanni Falcone, impegnati nella lotta a Cosa Nostra.

Domani mattina, alle ore 9, alla presenza di autorità civili e militari, sarà deposta una corona presso la stele in marmo di piazza Giovanni Paolo II. A seguire è prevista una santa messa sarà celebrata presso la chiesa del Santissimo Salvatore di corso Vittorio Emanuele, dal cappellano della polizia di Stato, padre Massimiliano Purpura.


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