Era il terrore di Cosa nostra, omaggio al capo della “Catturandi” Beppe Montana
A 33 anni dall'agguato avvenuto a Santa Flavia, il Questore ha ricordato il sacrificio del commissario deponendo una corona di alloro laddove venne ucciso. "La sua onestà e le sue abilità professionali fanno di lui, ancora oggi, uno dei principali punti di riferimento"
Era il terrore dei mafiosi ai quali dava la caccia senza sosta. Tanto che Cosa nostra, nell’ormai lontano 28 luglio 1985, decise di ucciderlo barbaramente per interrompere la sua azione di contrasto alla malavita organizzata. E’ stato ricordato oggi il commissario Giuseppe Montana, trucidato al rientro da una gita in barca a Porticello. Nel giorno della trentatreesima commemorazione del capo dalle Catturandi della Squadra Mobile, il Questore Renato Cortese - dopo la scoperta di una stele in marmo a dedicata a Montana - ha deposito una corona d’allora nel luogo dell’attentato: "Onestà ed abilità professionali non comuni fanno di lui, ancora a distanza di tanti anni, uno dei principali punti di riferimento e di esempio per tutti".