Cronaca

Piazza Rivoluzione, chiusura locali Reina: "Essere in regola non paga"

Il presidente di Confartigianato Imprese Palermo: "proponiamo un dialogo tra gli esercenti e i cittadini e la valutazione dei progetti che potrebbero rappresentare un'alternativa al sequestro"

Il caso dei locali chiusi dalla polizia municipale in piazza Rivoluzione conferma che non essere in regola non paga. Noi non siamo a favore degli abusivi, ma proponiamo un dialogo tra gli esercenti e i cittadini e la valutazione dei progetti che potrebbero rappresentare un'alternativa al sequestro". A dichiararlo, in merito al provvedimento che riguarda quattro pub della zona, è il presidente di Confartigianato Imprese Palermo, Nunzio Reina, che aggiunge:

"Bisogna riconoscere che la piazza, da qualche anno a questa parte, è tornata ad essere viva. Se il piano che prevede l'isola pedonale fosse realmente preso in considerazione dall'amministrazione comunale, si tratterebbe di un vero e proprio deterrente per malviventi e prostitute. Gli esercenti in questione - sottolinea - devono necessariamente ripristinare lo stato dei luoghi alla loro apertura, e quindi mettersi in regola, per poi fare valere la loro proposta che prevede la chiusura al traffico e quindi la collocazione di gazebo, tavolini e sedie. Inoltre - conclude Reina - un aspetto che non deve passare in secondo piano è quello delle proporzioni: un locale di piccole dimensioni non può usufruire di uno spazio esterno che equivale al più del doppio dell'area interna".


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