Cronaca

Due dipendenti positive al Coronavirus, chiusa la clinica Noto

La direzione della casa di cura ha chiuso la struttura, bloccato gli accessi e disposto la sanificazione dei locali. Registrati altri due casi negli ospedali: un paziente di Villa Sofia che doveva essere operato e una dipendente del reparto di Pediatria del Cervello. Tamponi a tappeto

L'ingresso della clinica Noto

Due casi di Coronavirus fra i dipendenti della clinica Noto. La direzione della casa di cura di via Dante ha comunicato la chiusura della struttura bloccando i ricoveri e gli altri accessi nonché disponendo la sanificazione dei locali. La prima a risultare positiva è stata una dipendente "per contatti avuti dalla stessa all’esterno", precisa il direttore sanitario Giovanni Centineo. Dopo il contact tracing e gli altri tamponi effettuati, sotto il coordinamento dell’Azienda sanitaria provinciale, una seconda dipendente è risultata positiva. I due casi di ieri sono i primi registrati alla clinica Noto sin dalla fase del lockdown.

Negli ultimi giorni, caratterizzati da una lenta ma costante crescita dei contagi, anche un paziente del reparto di Chirurgia plastica e Maxillo-facciale di Villa Sofia è risultato positivo poco prima di un intervento. Secondo quanto ricostruito l’uomo si era sottoposto all’accertamento nella fase di prericovero risultando negativo. Dopo aver manifestato dei sintomi febbrili l’uomo è stato nuovamente sottoposto a tampone e, una volta accertato il contagio, per lui è scattato il trasferimento nel reparto Covid dell’ospedale Cervello con un’ambulanza attrezzata per il biocontenimento. "La sua stanza e il percorso fatto in uscita - precisano da Villa Sofia - sono stati sanificati".

Già ieri il responsabile dell’unità operativa aveva tracciato i contatti e consegnato una lista contenente i nomi del personale medico e infermieristico per il quale sarebbe stato necessario eseguire i tamponi. Entro il tardo pomeriggio si avranno i risultati per chiarire se al contagio del paziente ne siano seguiti altri. I primi accertamenti però non avrebbero confermato altri casi nel reparto. "Abbiamo chiuso gli ambulatori della Chirurgia plastica - aggiungono dall’ospedale - e sospeso le attività, bloccando inoltre l’accesso di familiari e visitatori". Sempre ieri la direzione medica, dopo il caso di Covid-19 nel reparto di Neurologia, ha spostato l’attività ambulatoriale dal terzo al quarto piano del padiglione Geriatrico.

Dal caso del paziente di Villa Sofia positivo si passa poi a quello di una dipendente del reparto di Pediatria del Cervello. E’ stata lei stessa, dopo essere stata in contatto nelle scorse settimane con una persona esterna all’ospedale poi risultata positiva, a segnalare la situazione alla direzione. In questo modo sarebbe riuscita ad arginare una catena di contagi che diversamente avrebbe rischiato di essere fuori controllo. Anche in questo caso è stata stilata una lista di medici e infermieri che le sarebbero stati vicini: per tutti loro la prima tranche di tamponi è risultata negativa. Adesso sia lei che il marito, anche lui positivo e asintomatico come la moglie, sono stati sottoposti a isolamento domiciliare.


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