Cronaca

Cmc in crisi e lavori sulla Palermo-Agrigento a rischio, Musumeci: "Intervenga Roma"

Le imprese affidatarie e subaffidatarie nell'esecuzione degli appalti assegnati dall'Anas al general contractor Cmc, in concordato, chiedono formalmente all'esecutivo nazionale e regionale di potere subentrare. Il governatore si rivolge al ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli

I lavori sulla Palermo-Agrigento

Adottare una procedura straordinaria e fare subentrare le imprese affidatarie e subaffidatarie nell'esecuzione degli appalti in Sicilia assegnati dall'Anas al general contractor Cmc di Ravenna, finita in concordato, garantendo la "vita" di cantieri importanti come la Palermo-Agrigento. E' la richiesta avanzata al governo Musumeci, a quello nazionale e all'Anas dal "Comitato delle imprese creditrici del Gruppo Cmc di Ravenna per le opere pubbliche in Sicilia". Ne fanno parte oltre 70 fra aziende edili e fornitori, che vantano crediti per 50 milioni.

Il Comitato spiega che in assenza delle somme dovute, i cantieri si avvieranno alla chiusura. Dal gruppo Cmc fanno sapere che "La società è all'interno di una procedura di concordato preventivo con riserva, che prevede una gestione straordinaria anche in ordine alla capacita' di espletare il pagamento dei fornitori. I vertici di Cmc Ravenna incontreranno al Mise i sindacati, l'Anas e la Regione Siciliana, per rappresentare al meglio la situazione societaria attuale e illustrare i prossimi passi della procedura in corso". 

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Sul caso è intervenuto anche il presidente della Regione Nello Musumeci, che ha inviato una lettera al ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli. "Il governo nazionale - scrive il governatore su Facebook - intervenga sull'Anas per affrontare e risolvere la crisi della Cmc che ha messo in ginocchio quaranta imprese siciliane e paralizzato lavori pubblici prioritari per lo sviluppo dell'Isola".

"Ho chiesto - spiega Musumeci - di assumere una iniziativa risolutiva nei confronti dell’Anas che, peraltro, avrebbe dovuto monitorare l’effettivo pagamento delle aziende sub-appaltatorie. In questo senso sono disponibile a ogni incontro per valutare assieme al Governo nazionale quali iniziative potranno essere adottate per restituire serenità a centinaia di imprenditori e lavoratori dipendenti e per superare una grave condizione di stallo che pregiudica la realizzazione di infrastrutture prioritarie per lo sviluppo della Sicilia".


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