Cronaca

Molotov contro sede Giovane Italia “Ma non ci faremo intimidire”

Una bottiglia incendiaria, lanciata ieri sera intorno alle 23, ha danneggiato il portone d'ingresso dell'organizzazione giovanile del Popolo delle Libertà. "Minacce in vista del corteo per ricordare la strage Acca Larentia"

Il portone della sede danneggiato

Bomba molotov contro la sede di Giovane Italia in via Paolo Paternostro. Secondo una prima ricostruzione ieri sera intorno alle 23 ignoti hanno lanciato una bottiglia molotov contro il palazzo dove si trova la sede dell’organizzazione giovanile del Popolo della Libertà. La fiammata prodotta dalla molotov ha danneggiato il portone d’ingesso del palazzo. Alcuni militanti si trovavano all’interno della sede, ma a causa del rumore provocato dal temporale non si sono accorti dell’accaduto e a dare l’allarme è stato un condomino. Sono quindi intervenuti gli agenti della polizia che hanno fatto i rilievi sul posto.

“La nostra sede – dichiara Davide Gentile presidente provinciale di Giovane Italia – è stata più volte oggetto di attacchi e danneggiamenti. Solo poche settimane fa, durante un, alcuni ragazzi a volto coperto hanno imbrattato i muri della sede e lanciato pietre contro le finestre. Questo grave gesto è senza dubbio un salto di qualità dell’azione violenta della galassia antagonista di estrema sinistra. La presenza in zona di alcune telecamere fa sperare nell’individuazione dei responsabili”.

“Il gesto – si legge in un comunicato dell’associazione - sembra essere una chiara intimidazione contro Giovane Italia che proprio in questi giorni ha promosso, insieme ad altri movimenti identitari di destra, la manifestazione di sabato 7 gennaio a Palermo in ricordo dei giovani missini uccisi nella strage di Acca Larentia nel 1978. Una manifestazione, che partirà da Piazza Croci alle ore 17, incentrata proprio contro la recrudescenza della violenza politica a Palermo da parte dei centri sociali contro i movimenti giovanili di destra. Sempre ieri notte sono apparse in centro scritte con la bomboletta con la frase "10,100,1000 Acca Larentia".

“Qualcuno pensa intimidirci con una molotov e con delle scritte – afferma Mauro La Mantia presidente regionale di Giovane Italia – evidentemente infastidito dalla manifestazione unitaria del 7 gennaio. Siamo ancor più convinti dell’urgenza di denunciare pubblicamente il clima di violenza instaurato in città dagli autonomi dei centri sociali che tentano di riproporre lo stesso antifascismo militante, causa degli eccidi come quello di Acca Larentia. Purtroppo tali centri sociali sono incredibilmente coperti e sostenuti da numerosi politici, sindacalisti e docenti universitari di sinistra. Vedremo se quanti hanno firmato gli appelli in favore del centro sociale Anomalia, all’interno del quale si trova una palestra dove gli attivisti vengono addestrati allo scontro fisico, daranno la loro solidarietà a Giovane Italia. Ovviamente questi gesti intimidatori paramafiosi non fermeranno la nostra azione politica”.
 


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