Cronaca

Non resiste al richiamo del pallone e viola il Daspo: arrestato allo stadio

In manette è finito Nicolò Buscemi, 45 anni, destinatario del provvedimento che gli vietava di andare allo stadio per i tafferugli di cui si è reso protagonista nell'agosto 2010, durante il match di Europa League Palermo-Maribor. E' stato sorpreso in curva sud nella sfida di Coppa Italia contro l'Avellino

Lo stadio Renzo Barbera

Non ha resistito al richiamo del pallone e ha deciso di violare le disposizioni della Questura, a meno di un mese dalla scadenza, pur di vedere il suo Palermo. La polizia ha arrestato Nicolò Buscemi, 45enne pregiudicato palermitano, per aver infranto il “divieto di accesso a luoghi ove di disputino manifestazioni calcistiche”. L’uomo, destinatario di un Daspo di cinque anni, è stato individuato dagli agenti della “squadra tifoseria” e fermato durante l’intervallo del match di Coppa Italia Palermo-Avellino.

E’ stato visto in “curva sud” mentre incitava gli undici giocatori rosanero scesi in campo per il terzo turno della coppa nazionale. I poliziotti hanno riconosciuto il volto di Buscemi, colpito da un provvedimento di Daspo quinquennale in occasione dei tafferugli che si verificarono nell’agosto del 2010, quando i giocatori del Palermo sfidarono quelli del Maribor durante una partita di Europa League. “Ha un ‘curriculum criminale’ di tutto rispetto - spiegano dalla Questura - arricchito da precedenti penali per rapine, produzione e spaccio di stupefacenti”.

Il provvedimento emesso nei primi giorni di settembre di cinque anni fa vietava a Buscemi di entrare allo stadio, prescrivendo allo tesso tempo di presentarsi alla polizia giudiziaria in occasione di ogni incontro del Palermo. Ma la scorsa domenica le cose sono andate diversamente e il 45enne ha deciso di infrangere il divieto, uscendo però dallo stadio con le manette ai polsi. “E’ in fase di valutazione - concludono dalla Questura - la possibilità di emettere nei suoi confronti un nuovo Daspo la cui durata, così come disposto dalle recenti modifiche di legge, potrebbe estendersi fino agli otto anni”.


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