Cronaca

Va in arresto cardiaco mentre gioca a calcetto, 25enne salvato dall'amico infermiere

Il giovane si è accasciato sull'erba sintetica. Provvidenziale l'intervento di uno dei giocatori che gli ha praticato il massaggio prima dell'arrivo dell'ambulanza. Il racconto a PalermoToday di quegli attimi drammatici: "Credevo che non ce l'avrebbe fatta, decisivo l'uso del defibrillatore"

Va in arresto cardiaco durante una partita di calcetto, salvato da un amico-infermiere

Se non ci fosse stato lui in campo, capace di riconoscere un arresto cardiaco e pronto a intervenire, probabilmente sarebbe morto tra le braccia di qualcuno nel mezzo di una partita di calcetto. "Lo conosco dall’infanzia e ho temuto il peggio, ma gli ho fatto un massaggio cardiopolmonare che l'ha tenuto in vita fino all’arrivo dell’ambulanza". A raccontare quegli gli attimi di panico è Giuseppe Favara, un infermiere di 26 anni che ha salvato un suo coetaneo che, durante un match amichevole, si è accasciato sull’erba sintetica di un campo nella zona della Fiera.

A ripercorre quei momenti è proprio Fanara, giovane infermiere che lavora per una cooperativa che si occupa di assistenza domiciliare. "Era giovedì sera, eravamo in campo per una partita tra amici. A un certo punto questo nostro amico, che conosco dall'infanzia, è caduto per terra e pensavamo fosse stanco o avesse avuto un malore. Poi ho capito - continua - che la situazione era più grave: era andato in arresto cardiaco. Gli ho praticato il massaggio per oltre 20 minuti in attesa che arrivasse l'ambulanza, che ha avuto difficoltà a individuare il campo".

Il giovane infermiere racconta ancora di aver temuto, anche dopo l’arrivo dei sanitari del 118, che ormai fosse troppo tardi: "Ho cercato di mantenere lucidità e freddezza ma le speranze si stavano affievolendo. Credevo che non ce l'avrebbe fatta. Dopo la prima scarica con il defibrillatore il cuore è tornato a battere recuperando il ritmo sinusale". Terminate le prime manovre di soccorso, il 25enne - che nel frattempo aveva ripreso coscienza - è stato accompagnato con un’ambulanza al pronto soccorso di Villa Sofia e ricoverato nel reparto di Rianimazione.

Una volta tornate stabili le condizioni, il giovane è stato trasferito nel reparto di Cardiologia, dove si trova tuttora, per essere sottoposto ad alcuni accertamenti sull’attività elettrica del cuore che serviranno a verificare se il giovane soffra di qualche patologia. "E' fondamentale - sottolinea Fanara - e va sottolineato che le strutture e le società sportive, anche dilettantistiche, siano dotate di un defibrillatore e abbiano qualcuno in grado di utilizzare questo strumento salvavita senza il quale, oggi, il mio amico non sarebbe qui con noi".

Le disposizioni in materia di utilizzo di defibrillatori semiautomatici o automatici è stata introdotta con la legge 116 del 4 agosto 2021 che incentiva la progressiva diffusione e utilizzazione di queste apparecchiature nelle sedi delle pubbliche amministrazioni in cui ci siano almeno 15 dipendenti e che abbiano servizi aperti al pubblico e nelle società sportive che usufruiscono di impianti sportivi pubblici.


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