Cronaca

Almaviva, 2 giorni di sciopero contro i trasferimenti: occupata la Cosmed

La protesta è scattata dopo il nulla di fatto all'incontro del ministero dello Sviluppo economico sulla "questione Rende". Alcuni lavoratori hanno affisso striscioni nella sede di via Marcellini

Striscioni in via Marcellini

Due giorni di sciopero, oggi e domani, nelle due sedi di Almaviva a Palermo, dopo il nulla di fatto di ieri all'incontro del ministero dello Sviluppo economico sulla questione del trasferimento a Rende, dal 24 ottobre, dei primi 154 dipendenti collegati alla commessa Enel, in scadenza a fine anno. Intanto alcuni dei lavoratori stamattina hanno "occupato" la sede di via Marcellini - la Cosmed - per protestare contro i trasferimenti. "Okkupata", "Lavoro e dignita'". "+ occupazione - delocalizzazione", "Tripi l'unico esubero sei tu", hanno scritto sugli striscioni esposti dai balconi.

Ieri è stata respinta immediatamente la proposta dell'azienda che si è aggiudicata il servizio, l'Exprivia di Molfetta, che prevede l'assunzione di 130 full time o, in alternativa, di 260 lavoratori a quattro ore, al terzo livello e senza scatti di anzianità. Peraltro, si tratterebbe di un insoddisfacente paracadute che non coprirebbe tutti gli oltre 300 addetti coinvolti nella procedura. Uno sciopero scattato nello sconforto e nello scetticismo generale. Infatti - secondo quanto riferito da lavoratori di via Cordova - sono in pochi ad avere aderito alla protesta. Domani è previsto un nuovo incontro al Mise.

"Le condizioni proposte da Exprivia, il nuovo committente di Enel, sono inaccettabili, non è questo lo spirito delle clausole sociali . Non si può chiedere al lavoratore di dimezzarsi l'orario e di perdere tutte le tutele fra le quali l’anzianità di servizio”, commentano Francesco Assisi segretario Fistel Cisl e Eliana Puma Rsu Fistel. “Exprivia  - aggiungono - a fronte degli stessi volumi di Almaviva, dichiara un fabbisogno di risorse dimezzato. Quest'azienda ha parametri di efficientamento non sostenibili, non si possono accettare contratti da 4 ore. Chiediamo le vere tutele per i lavoratori e soprattutto il blocco dei trasferimenti previsti dal 24”. “Come si può pensare che lavoratori con stipendi già ridotti possano accettare ulteriori perdite economiche e di tutele, al di fuori di ogni clausola sociale – conclude Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani – Ci aspettiamo di più dalle istituzioni, nazionali e regionali perché così si sta colpendo seriamente un settore produttivo strategico per Palermo e non solo. Mentre si annunciano cambiamenti sulla delocalizzazione e sul massimo ribasso, vanno avanti le irregolarità nel settore. Il 20 ottobre si tenga presente che alla base di tutto deve esserci la tutela del lavoro a Palermo”.

Il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore alle Attività produttive, Giovanna Marano, confidano in "un atto di responsabilità di Almaviva. Il ritiro immediato dei trasferimenti ristabilirebbe difatti un clima più disteso, utile al confronto e alla ricerca di soluzioni che consentano un'applicazione  della clausola sociale adeguata alle esigenze sociali e di prospettiva dello sviluppo locale".

LE REAZIONI

PALAZZOTTO E DI TRAPANI (SINISTRA ITALIANA) - “Esprimiamo pieno sostegno alla lotta dei lavoratori Almaviva che oggi hanno occupato la sede di via Marcellini a Palermo. Non si tratta soltanto della sacrosanta difesa del proprio posto di lavoro ma anche di difendere la dignità stessa del lavoro e delle persone che non possono diventare lo strumento di un braccio di ferro tra azienda e governo”. Così Erasmo Palazzotto e Simone Di Trapani, rispettivamente deputato nazionale di Sinistra Italiana e Coordinatore di Sel Palermo. “Le mancate risposte, i continui rinvii, gli accordi non mantenuti hanno esasperato il clima - aggiungono Palazzotto e Di Trapani- e la trattativa impantanata accresce lo stato di preoccupazione e angoscia nei lavoratori del gruppo. Adesso l'azienda e il governo la smettano con i rimpalli di responsabilità e trovino rapidamente soluzioni vere”.


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