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VIDEO | Unipa tra i primi atenei a puntare sulla didattica immersiva, Midiri: "Tecnologia fondamentale nella formazione"

Gli Hybrid Learning Spaces di Microsoft consentiranno a docenti e studenti di simulare e modellare ambienti 3D dal mondo reale, consentendo ai dipartimenti universitari di utilizzare gli scenari per pianificare, progettare, rivedere e gestire meglio la ricerca e lo sviluppo

L’Università di Palermo è tra i primi atenei in Italia a puntare sulla didattica immersiva, nuova frontiera di una metodologia metacognitiva.

“Le soluzioni tecnologiche nell’educazione e nella formazione sono chiare. La realtà mista sta diventando sempre più prevalente nel campo dell’apprendimento e nella costruzione della conoscenza – dichiara il Rettore Massimo Midiri – Con questo intervento intendiamo sviluppare un approccio accademico innovativo dove fisico e digitale si integrano e coesistono in modo non convenzionale, dando vita a percorsi innovativi dalle maggiori potenzialità di contenuti e soprattutto immersioni esperienziali che possono rivelarsi decisive nei processi di apprendimento". 

“Una formazione innovativa - commenta Elvira Carzaniga, Direttore della Divisione Education di Microsoft Italia - più attiva e collaborativa; lo sviluppo di competenze digitali all’avanguardia, con ambiti di applicazione multidisciplinari e già ricercate dal mondo del lavoro. Sono due degli obiettivi che ci siamo prefissati nello sviluppo della soluzione Hybrid Learning Spaces. Siamo molto lieti del percorso intrapreso dall’Università degli Studi di Palermo che, con Microsoft, sta puntando sull’innovazione e la trasformazione digitale, grazie alla nuova soluzione messa a punto in collaborazione con Hevolus". 

La collocazione della Mixed Reality nel contesto della formazione e dell'apprendimento è dovuta ad alcune caratteristiche di queste stesse tecnologie. La Mixed Reality "consente di progettare percorsi di apprendimento che possano improntarsi all'esperienza, vissuta e non subita, e soprattutto costruita dallo stesso utente che, coinvolto in un ambiente d'apprendimento in cui sperimentare nuove soluzioni, vive il processo di formazione come un momento di partecipazione". L'utilizzo della realtà mista consente il passaggio da un metodo "insegno-ascolto" ad uno studio più attivo e partecipativo, in cui gli utenti si assumono la responsabilità del proprio apprendimento, verificando e controllando il processo di acquisizione. 

L’Università di Palermo ha intrapreso la valutazione della soluzione Microsoft Hybrid Learning Spaces per il potenziamento della didattica con tecnologie di realtà mista. L’Ateneo sperimenterà le potenzialità in ambito educativo dei cosiddetti “mondi virtuali”, gli ambienti 3D simulati dal computer e generalmente fruibili tramite appositi dispositivi, nei quali gli utenti possono esplorare ambientazioni, contribuire a realizzarle, partecipare e progettare attività, comunicare con altri utenti, esplorando in questo modo nuove frontiere dell’apprendimento impensabili da raggiungere con strumenti ordinari e tradizionali.

Gli Hybrid Learning Spaces di Microsoft consentiranno a docenti e studenti di simulare e modellare ambienti del mondo reale, consentendo ai dipartimenti universitari di utilizzare gli scenari per pianificare, progettare, rivedere e gestire meglio la ricerca e lo sviluppo. 


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